Catella consacrato vescovo, il 7 settembre a Casale

Alle 16,45 di domenica nella cattedrale di Biella dedicata a Santo Stefano gremita di sacerdoti e fedeli (moltissimi giunti dal casalese con sei pulman e auto private) mons. Alceste Catella è stato consacrato vescovo con l'imposizione delle mani da parte del cardinale arcivescovo di Torino Severino Poletto, del metropolita di Vercelli Enrico Masseroni, del vescovo di Biella Gabriele Mena e poi dell'intero episcopato piemontese (ben 23 vescovi, tra questi il casalese mons. Luciano Pacomio, più il vescovo di Piacenza mons. Gianni Ambrosio).
Domenica 7 settembre mons. Catella entrerà ufficialmente nella diocesi di Casale Monferrato.
La cerimonia nella cattedrale biellese (a tre navate, più piccola di quella di Casale) era iniziata alle 15,30. Alle 15 i canonici del Duomo di Casale (una decina) e di quello di Biella erano andati a «prendere» il futuro vescovo e i celebranti al vicino Seminario (accolti al ritorno dalla pioggia). All'inizio della funzione, dopo il canto «Gloria a te o Cristo» e le prime letture, l'amministratore diocesano di Casale mons. Antonio Gennaro e il vicario di Biella mons. Gianni Sacchi hanno esperito le «formalità» della lettura della nomina a vescovo di mons. Catella da parte del papa Benedetto XVI. Poi sono stati recitati gli «impegni dell'eletto» a cui mons. Catella ogni volta rispondeva con «Lo voglio». La cerimonia è continuata con le litanie ascoltate dal futuro vescovo prostrato davanti alla mensa in segno di umiltà
Quindi la consacrazione con l'imposizione del grande libro del Vangelo aperto sul capo dell'eletto e l'unzione crismale, seguite dalla consegna del Vangelo («ricevi l'annunzio della parola di Dio»), dell'anello («segno di fedeltà», dono personale del cardinale), della mitria («risplenda in te il fulgore della Santità...») e del pastorale (storico, era quello di inizio Novecento del biellese Albino Pella anche lui vescovo di Casale, proviene dal «tesoro» dei Filippini. Il pastorale è il segno del ministero). Poi l'abbraccio col cardinale e i confratelli.
Nella sua omelia il cardinal Poletto ha parlato della Diocesi di Casale («che ricordo sempre con affetto, in Duomo a Casale sono stato consacrato vescovo dal cardinal Ballestrero...») e ha concluso rivolto a mons. Catella: «per il tuo futuro vedo un triangolo dedicato alla Madonna, quella di Fatima dove nel novembre scorso è improvvisamente mancato il tuo predecessore mons. Zaccheo che oggi ci seguirà dal Paradiso, quella di Oropa, santuario di cui fosti rettore e quella di Crea, che per i casalesi rimane il vero sacro Monte». E a questo proposito ha aggiunto: «Salire è faticoso ma tu puoi contare sulla collaborazione dei tuoi sacerdoti, dei fedeli, delle autorità con le quali dovrai lavorare per il bene spirituale e civile del popolo che ti è stato affidato»
Al momento del «segno dipace» mons. Catella è sceso con un gran sorriso tra i fedeli scambiando «il segno» con i parenti (in prima fila in navata destra) e con alcuni politici del casalese tra cui il sindaco Paolo Mascarino, il presidente del consiglio comunale Mariuccia Merlo e il presidente della Provincia Paolo Filippi. Presenti anche il prefetto Castaldo e (con la fascia tricolore) i rappresentanti (sindaci o vice) dei comuni di Rosignano, Moncalvo, Villanova, Casorzo, Grana, Cocconato, il consiglio pastorale al completo guidato dal «moderatore» Carlo Baviera, rappresentanti dei Cavalieri di Malta (guidati dal conte Brondelli di Brondello) e di altri ordini cavallereschi. Doni sono stati porti anche a nome del Comune e della Provincia di Biella. La croce pettorale è stata donata dai compaesani di Tavagliano.
Al termine mons. Catella ha rivolto parole di ringraziamento a tutti (citando dal suo stemma: «Misericordia domini cantabo»...) ed è ancora andato a salutare un foltissimo gruppo di fedeli monferrini in una cappella laterale che aveva seguito la cerimonia su maxi schermo. Un saluto affettuoso anche al francescano padre Diego, di Sant'Antonio, anni fa confessore al Seminario di Biella. A conclusione della cerimonia, alle 18,15, i celebranti sono usciti dal Duomo per raggiungere il Seminario aperto a tutti; dal vescovo Catella un saluto finale, sempre con il largo sorriso sulle labbra. La pioggia ha impedito la programmata foto di gruppo in cortile, ma «vescovo bagnato, dicevan tutti, vescovo fortunato...».
Ieri, lunedì, alle 10,30 il vescovo Catella ha celebrato un pontificale a Oropa; da aggiungere che al Santuario riceverà il 12-13 luglio i giovani della Diocesi di Casale in concomitanza con il raduno mondiale di Sidney
(da ilmonferrato.it)
BENVENUTO VESCOVO CATELLA

(tratto da vitacasalese.it)
LO STEMMA EPISCOPALE
giovedì 26 giugno 2008

("La Vita Casalese", giovedì 26 giugno 2008)
ALCESTE: DOMENICA VESCOVO

("La Vita Casalese", giovedì 26 giugno 2008)
"CON VOI ALLA GROTTA DI MASSABIELLE"
giovedì 12 giugno 2008

dopo il primo saluto a tutta la comunità casalese, mi è davvero molto caro potermi rivolgere alla grande famiglia oftaliana in occasione dell’annuale pellegrinaggio diocesano a Lourdes che si svolge dal 16 al 22 giugno. Purtroppo, per quest’anno, non mi è possibile unirmi a voi e vi confesso che è per me un grande dispiacere… So che il pellegrinaggio è –come di consueto- numeroso: ammalati, personale, sacerdoti, giovani… So anche che un gruppo di pellegrini passerà, all’andata, da Nevers per rendere devoto omaggio alla piccola Bernadette. Casale ha avuto il privilegio, nel 1950, di avere un “miracolo”: la prodigiosa guarigione di Evasio Ganora; un dono, carissimi, è sempre anche un “compito”: quello della riconoscenza e del “rendimento di grazie”, certo, ma –particolarmente- il compito di “amare e servire”, perché questo è il quotidiano miracolo “permanente” che guarisce le ferite prodotte in noi dalla “durezza di cuore”. E’ il pellegrinaggio del 150° anniversario delle Apparizioni: ci si reca, dunque, a Lourdes per “ricordare” e per “celebrare” questo incomparabile dono: Ci si reca a Lourdes soprattutto per riscoprire ed approfondire il “messaggio” che Maria affida, per chiedere la capacità di viverlo, in qualsiasi età e situazione di vita ci troviamo. Sono sempre colpito da alcune espressioni di Bernadette: “se a Lourdes ci fosse stata una più ignorante di me, La Madonna avrebbe scelto lei”. E dunque è la piccolezza che “attira” Maria, dato che esattamente perché lei era “piccola” che è stata scelta a diventare Madre di Gesù!
Quando a Bernadette viene chiesto se avrebbe gradito poter tornare una volta a Lourdes, disse: “Lourdes non è più per me”; quale vera comprensione del fatto che si è sempre e solo “strumenti”, chiamati ad accogliere e a donare.
Vi confido che in queste espressioni vedo compendiata tutta la vita cristiana e dunque il senso vero dell’essere pellegrini e dell’essere oftaliani Ho imparato ad amare l’OFTAL accogliendo ad Oropa i pellegrinaggi degli ammalati; avevo l’abitudine di dire: “Oropa è davvero quel che deve essere, quando coloro che sono ritenuti “ultimi” sono accolti, stimati, amati, resi protagonisti". Perché, non c’è nulla di più importante nella vita che inginocchiarsi a fianco di chi è a terra, mettere le sue braccia attorno al nostro collo ed insieme con lui rialzarsi.
Buon pellegrinaggio, carissimi; portatemi con voi alla Grotta!
Con affetto,
+ Alceste Catella
Vescovo eletto di Casale Monferrato
.(La Vita Casalese, giovedì 12 giugno 2008) ed (Ecce Mater Tua - Oftalinforma, giugno 2008)
MONS. CATELLA RICEVE DELEGAZIONE O.D.A.
martedì 10 giugno 2008
Nei giorni scorsi Mons. Alceste Catella ha ricevuto presso il seminario di Biella una delegazione casalese dell'Opera Diocesana Assistenza (www.odacasale.it) guidata dal presidente sac. Luigi Porta, composta anche dai suoi collaboratori e dal Vicario Generale Mons. Antonio Gennaro.
L'incontro è stato cordiale e a Mons. Catella è stata dettagliatamente presentata la molteplice attività a favore dei disabili psichici, degli handicappati, dei minori a rischio, delle madri in difficoltà, degli psichiatrici, dei dimessi dagli ospedali e degli anziani non autosufficienti svolta dall'Oda casalese.
Con stupore Mons. Catella ha preso conoscenza di queste realtà e di questo servizio lodando l'intuizione di chi ha pensato e realizzato queste strutture.
MONSIGNOR ALCESTE CATELLA A CREA
giovedì 5 giugno 2008

MONS. CATELLA A BETANIA
