GMG PIEMONTESE AD OROPA
Con il Papa preghiamo per una rinnovata Pentecoste

giovedì 10 luglio 2008

Grazie al nostro giornale diocesano, desidero far giungere un breve messaggio ai giovani della nostra amata terra. Dal 18 al 20 luglio si svolgerà a Sidney la XXIII Giornata Mondiale della Gioventù. A questo appuntamento sarà presente il papa Benedetto XVI; egli ha indicato il “tema” per la Giornata Mondiale riassumendolo in una frase tratta dal libro degli “Atti degli Apostoli”: «Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni». Non è certamente facile raggiungere Sidney; è però possibile vivere la medesima esperienza che là si svolgerà accogliendo l’invito che i Vescovi piemontesi rivolgono a tutti i giovani: venite al Santuario di Oropa nei giorni 19 e 20 luglio! E’ un invito che desidero rivolgervi personalmente, carissimi giovani della diocesi di Casale e mi auguro di avere la gioia di incontrarvi numerosi lassù insieme a tanti altri vostri coetanei delle diverse diocesi piemontesi. Quando ho inviato il mio primo saluto alla diocesi casalese, mi sono rivolto a voi così: «A voi giovani, che cosa dire? Troviamoci, incontriamoci, conosciamoci ed insieme confrontiamo i diversi “progetti di vita”; vorrei essere capace con la parola e con la testimonianza di farvi innamorare di Cristo e del suo “progetto di vita”… Aiutatemi in questo compito». Carissimi, non potrebbe essere proprio questa l’occasione per un nostro primo incontro? Per un nostro primo conoscerci? Per insieme pensare e mettere in comune le nostre riflessioni? Intanto, permettete di offrirvi un primo spunto di riflessione, quasi in preparazione all’incontro di Oropa. Nel suo messaggio per la Giornata Mondiale il papa Benedetto XVI dice: «Molti giovani guardano alla loro vita con apprensione e si pongono tanti interrogativi circa il loro futuro. Essi si chiedono preoccupati: Come inserirsi in un mondo segnato da numerose e gravi ingiustizie e sofferenze? Come reagire all’egoismo ed alla violenza che talora sembrano prevalere? Come dare senso pieno alla vita? Come contribuire perché i frutti dello Spirito, “amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza e dominio di sé”, inondino questo mondo ferito e fragile, il mondo dei giovani anzitutto?». Per approfondire questi interrogativi, vi invito a riandare con la vostra mente a quel memorabile giorno che fu la Pentecoste, quando “nacque” la comunità cristiana e fu dato il dono di quello Spirito che è capace di “donare forza” e di “renderci testimoni”, umili e franchi. Ci soffermiamo sul capitolo secondo del Libro degli Atti degli Apostoli che contiene la narrazione dell’evento della Pentecoste. Il capitolo inizia ricordando che la Pentecoste (ovvero la Cinquantina pasquale) stava per finire e tutti i membri della comunità si trovavano insieme nello stesso luogo. Questa prima riga mi sembra estremamente importante perché è come una prima fotografia dell’essere e del dover essere di quella realtà che sta sorgendo, che sta nascendo e che si chiama appunto “Chiesa”. Che cosa vuol dire Chiesa? Chiesa vuol proprio dire “assemblea”, vuol proprio dire “gente convocata e radunata insieme nello stesso luogo”. Ci sono poi alcuni elementi, alcuni tratti tipici di quella realtà nuova che là nel Cenacolo sta nascendo.
Gli elementi sono:
- la convocazione, la chiamata, l’invito, la proposta da parte di Dio, Dio che chiama attraverso i mezzi umani; c’è l’iniziativa che parte da lui, dal suo amore;
- poi, ecco il secondo elemento: porsi in situazione di “ascolto”; l’ascolto che diventa decisione, impegno ad uscire dal proprio isolamento per incontrare Dio ed i fratelli; sì, chiamata da parte di Dio e risposta che comporta la decisione di abbandonare ogni autosufficienza per costruire concretamente la “comunità”, là e quando e come viene da Dio indicato.
Il terzo elemento è l’annuncio della Parola da accogliere, da fare nostra, da mettere in pratica nella vita quotidiana. Infine, ecco il quarto elemento: la celebrazione del sacrificio. L’alleanza è stipulata, è “firmata” nel sangue del sacrificio.

Dunque, nasce un popolo che si “impegna”; nel Cenacolo nasce un popolo che non può più “stare al chiuso”: le porte si spalancano, la Parola comincia ad essere annunciata! E qual è il “contenuto” dell’annuncio? Nessuna dottrina astratta, nessuna teoria; il “contenuto” è una persona, è Gesù. E qual è la risposta? La risposta è il cuore che si commuove, ed è una vita che si pone una domanda: “Che cosa dobbiamo fare”? Coloro che accolsero la Parola furono battezzati e quel giorno si unirono a loro circa tremila persone”. La Chiesa comincia ad esserci là dove uno testimonia, annuncia la Pasqua del Signore. La Chiesa è là dove è annunziata, celebrata, resa presente la Pasqua del Signore. La Chiesa non nasce per essere vittoriosa, per farcela sempre, per essere una realtà che stravince. E’ fatta per essere seme, per essere granello di senapa, per essere lievito, per essere sale, ecc., per essere “nomade”. Vorrei ricordare che questa spiritualità è talmente caratteristica della Chiesa che le prime comunità cristiane si definivano e si sentivano “ospiti e pellegrini”. I cristiani sono nel mondo, ma non sono del mondo e questo non vuol dire disprezzo, disimpegno, disamore, disinteresse per la vicenda del mondo, del tempo, dello spazio, delle persone, delle relazioni: vuol dire non ritenersene “proprietari”, ma “affidatari”; destinatari di un dono del quale siamo chiamati a rendere conto…. Si tratta di amare e di servire: questo rende “credibile” la Chiesa; questo fa sì che essa “goda la simpatia di tutto il popolo…”.
Carissimi giovani, vi confido che far parte di una comunità come la Chiesa, che ha questi tratti e questi compiti mi interessa e vedo in essa uno stile che diventa concreta proposta di vita e, dunque, affidabile sentiero da percorrere per dare risposte ai nostri più urgenti interrogativi.
Vi ricordo con affetto ed attendo di incontrarvi; accogliete il saluto da parte del vostro vescovo

+ Alceste Catella

Biella, 4 luglio 2008 – Memoria del Beato Pier Giorgio Frassati
("La Vita Casalese" di giovedì 10 luglio 2008)

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