Il saluto del sindaco di Casale Monferrato Paolo Mascarino

domenica 7 settembre 2008







Eccellenza,
è con immensa gioia e innegabile commozione che Le porgo il più sincero benvenuto nella città di Casale Monferrato.
Certo di interpretare i sentimenti dell’intera cittadinanza - che già ha avuto modo di esternarLe in occasione della Sua consacrazione - posso affermare che quella di oggi è per la nostra città e per l’intero territorio una giornata davvero importante: l’INIZIO DI UN CAMMINO che Lei, Eccellenza, indicherà in maniera sapiente, illuminata e certa.
Un cammino che si unisce a un altro - quello percorso dal compianto Mons. Germano Zaccheo al quale inevitabilmente, oggi, vanno il nostro deferente pensiero e un commosso ricordo - nella certezza che Lei saprà condividerlo con noi, in questo momento a Lei interamente dedicato.
Come Ella ben sa, la storia della nostra Città è intimamente legata a quella della Chiesa e, anzi, per molti aspetti, ne discende.
Il borgo, che andò agglomerandosi attorno alla piccola chiesa dedicata a Sant’Evasio, cominciò, infatti, a essere chiamato Casale di Sant’Evasio per ricordarne il protettore, che qui aveva edificato in onore di san Lorenzo (a pochissimi anni dal martirio) la chiesetta i cui resti, ancora oggi, sono conservati sotto la nostra Cattedrale.
Oggi, con il Suo ingresso in questo luogo sacro - ma caro anche a chi non crede, in quanto viva testimonianza della storia di una comunità, - con l’ingresso nella Cattedrale dove riposano le reliquie di Sant’Evasio - dicevo - siamo certi percepirà l’intenso, sincero abbraccio di una città che della sua storia, talvolta drammatica, ha fatto motivo di insegnamento, ed oggi è fortemente ancorata ai più alti valori di civiltà e democrazia.
Come ho già avuto occasione di dire, noi Casalesi siamo orgogliosi di poter affermare come, nella sua storia millenaria, la nostra città abbia sempre onorato il ruolo di CULLA di una cultura improntata alla TOLLERANZA e al SACRO RISPETTO dell’UOMO.
E questo anche e soprattutto nei momenti più bui e tragici per l’umanità. Momenti che, pur apparendo interminabili, la nostra gente -anche in tempi non molto lontani - ha saputo affrontare e superare. A costi altissimi, certamente. Ma con quella determinazione che solo il rispetto della vita umana e degli inderogabili PRINCIPI di LIBERTA’ sanno alimentare.
Altre difficoltà, in anni più vicini, hanno messo ancora una volta alla prova la tenacia e la vera solidarietà che anima il nostro popolo. Penso ai drammatici giorni dell’alluvione quando, per molti, sentirsi perduti, sconfitti, sarebbe stato naturale. Invece, ancora una volta, i Casalesi dimostrarono di sapersi risollevare: con immani sacrifici, ma altrettanta dignità.
E nel ricordo di quei giorni drammatici non possiamo dimenticare l’opera svolta dalla Chiesa casalese, dai suoi PASTORI e dai SUOI PARROCI.
Sempre VICINI alla gente, sempre CON la gente.
Così come lo sanno essere nella vita quotidiana che, anche e soprattutto in questi tempi, per molti richiede silenziosi, ma notevoli sacrifici.
La nostra è una terra di persone operose, abituate al lavoro e al sacrificio, ma talvolta tutto ciò rischia di apparire insufficiente per affrontare il sostentamento di una famiglia, la crescita dei figli, l’assistenza agli anziani.
Chi, al pari di noi, è chiamato ad amministrare la vita pubblica della città e affronta ogni giorno questi problemi, sa bene che un vero sentimento di SOLIDARIETA’ costituisce elemento ispiratore essenziale per gli interventi che gli enti pubblici pongono in atto.
Nuove tematiche sociali si affacciano e ci coinvolgono. Dobbiamo affrontarle, tutti insieme, rifuggendo da facili atteggiamenti populistici od emozionali, e in questo IMPEGNO CORALE - sempre -abbiamo trovato AL NOSTRO FIANCO la Chiesa.
Mi riferisco, tra l’altro, al fenomeno dell’immigrazione dai paesi poveri del mondo, così come a chi viene ingiustamente emarginato per stato sociale, razza, religione.
Casale ha una storia esemplare. Non può permettere nè mai permetterà che quegli insegnamenti lasciati da chi ha pagato anche con la vita, vengano solo offuscati da sentimenti di odio e di intolleranza.
In questo, Eccellenza, sappiamo di poter contare su di Lei, su quel DIALOGO e quella CONDIVISIONE di positivi intenti che da sempre caratterizza il rapporto tra la cittadinanza e la Chiesa, tra l’amministrazione pubblica locale che ho l’onore di rappresentare e la guida spirituale che Lei rappresenta per la comunità dei fedeli della nostra diocesi.
Ma, in questo momento di gioia per la città, il mio pensiero va anche agli anziani e ai giovani, poiché i problemi che travagliano la nostra società hanno in loro i soggetti più deboli.
Ed è anche per questo che lo spirito di collaborazione che oggi la città offre a Lei, Eccellenza - e siamo certi sarà molto proficuo - credo debba vedere come prioritarie innanzitutto quelle tematiche vissute e sofferte individualmente, ma che diventano di una comunità quando essa è coesa, solidale, attenta e lontana da egoismi e intolleranze, come lo è appunto la nostra.
Ma non solo, aggiungo.
Come accennato poc’anzi, la tradizione, la storia stessa di Casale porta i suoi cittadini a interpretare quel DIALOGO APERTO, ECUMENICO, sempre più spesso invocato da più parti, come suo carattere essenziale.
E noi tutti poniamo, nella sua alta missione cui è stato chiamato dal Santo Padre, una profonda speranza, perché sappiamo di colloquiare con un alto prelato, che è stato parroco e che di quell’esperienza ha fatto tesoro verso sempre maggiori responsabilità in seno alla Chiesa.
In quest’occasione, poi, mi conceda di esprimere grande soddisfazione per l’imponente opera di restauro della Cattedrale di Sant’Evasio, accresciuta oggi dalla consapevolezza che il nostro Vescovo, nella Diocesi di Biella, è stato il responsabile della Commissione di arte sacra della diocesi stessa.
Avrà modo, Eccellenza, di conoscere e apprezzare quanto sia forte l’ATTACCAMENTO dell’intera cittadinanza AL SUO DUOMO.
Come ho già detto, Lei qui troverà GENTE OPEROSA, ONESTA, OSPITALE.
Un’operosità testimoniata da un tessuto economico che, grazie a imprenditori illuminati e lavoratori tenaci, ha saputo assurgere spesso a modello. Uno sviluppo economico che, tuttavia, non ha mai viaggiato disgiunto da una indispensabile CRESCITA CULTURALE di cui illustri concittadini e giovani studenti sono la testimonianza concreta e indiscutibile.
Una ONESTA’, Eccellenza, quella dei Casalesi che, intesa nella più ampia accezione del termine, essi hanno vissuto e vivono spesso non senza sacrificio, ma consci di come essa sia alla BASE di OGNI AZIONE UMANA, degna di questo aggettivo.
L’ospitalità - che Lei oggi, ma anche nei giorni e negli anni a venire potrà constatare - è davvero un VALORE che la gente di queste terre PORTA IN DOTE da secoli.
Insieme a tutta l’amministrazione comunale ho, pertanto, l’onore e l’orgoglio di rappresentare una cittadinanza che Lei saprà, ben presto, apprezzare per le qualità più intense che, oggi, ho cercato, sia pur sinteticamente, di esporLe.
A nome dell’intera Casale - nel rinnovarLe i sentimenti di sincera gioia e soddisfazione per il Suo insediamento - ho quindi il piacere di formularLe l’augurio più fervido per la missione cui è stato chiamato.
Ancora un sincero benvenuto a Casale, Sua Eccellenza Mons. Alceste Catella.
Paolo Mascarino, Sindaco di Casale Monferrato

0 commenti:

 
MONS. ALCESTE CATELLA - by Templates para novo blogger - Version 2.0 by pablocanateam