UNA LAPIDE PER ZACCHEO
L'inaugurazione durante i festeggiamenti di S. Evasio

giovedì 19 novembre 2009


CASALE (g.b.) – La solennità di sant’Evasio, patrono della città e della Diocesi, ha avuto un incontro ad alto livello nel primo pomeriggio di mercoledì 11 novembre dal Vescovo con le varie Autorità regionali delle Soprintendenze e i responsabili diocesani, per illustrare gli importanti restauri in corso, già iniziati da Mons. Zaccheo, che ora chiedono un’accelerazione per portali a compimento, e si è concluso con la visista alla Cattedrale. La parte liturgica è iniziata in Duomo nel tardo pomeriggio con i primi vespri solenni. La Corale della Cattedrale diretta dal m° Maria Figazzolo, accompagnato all’organo dal m° Massimo Gabba, ha guidato tutti i canti processionali e gli inni sacri. Erano presenti il Vescovo mons. Alceste Catella, con i canonici e molti sacerdoti. Dopo i riti della luce, con l’accensione delle candele accanto ai libri dei Vangeli ed il canto dei salmi c’è stata l’omelia del Vescovo durante la quale ha annunciato che quattro sacerdoti del Presbiterio casalese, sono stati annoverati nella Famiglia Pontificia quali “Prelati d’onore di S.S.” ed insigniti col titolo di monsignore. Si tratta dei sacerdoti Pietro Caselli, Antonio Gennaro, Pierino Fumarco e Luigi Porta, a cui il nostro Vescovo ha consegnato le pergamene giunte dal Vaticano, datate 7 ottobre, con la firma del Segretario di Stato card. Tarcisio Bertone. Quindi conclusa l’omelia, il Vescovo Catella rispettando un’antica tradizione, ha benedetto i pani dolci a forma di galletti, che sono stati distribuiti ai fedeli, soprattutto bambini, dal Presidente dell’Arciconfraternita di sant’Evasio arch. Carlo Lepri, come augurio a vivere una ricca esperienza di fede cristiana. Nell’atrio della Cattedrale è stata posta una lapide marmorea, in ricordo e omaggio al Vescovo Zaccheo che ha retto la nostra Diocesi dal 1995 fino al 20 novembre 2007, quando a Fatima è stato chiamato alla Casa del Padre. La lapide ricorda il grandioso restauro della Cattedrale per l’anno Santo 2000, e porta la data del 14 aprile 2001, inaugurazione del “nartece ritrovato”. Al termine l’Istituto Comprensivo Negri, ha composto un inno al patrono sant’Evasio, eseguito dalla Corale.

L’indomani alla Messa solenne per il Santo Patrono il Vescovo nell’indirizzo iniziale ha detto che “è gioia grande accogliervi e salutarvi qui, nella nostra splendida cattedrale, per celebrare S. Evasio, Patrono della nostra Città e della nostra amata Diocesi. Benvenuti! Un saluto ai carissimi Confratelli sacerdoti che con affetto fraterno ringrazio per la loro dedizione ed il loro zelo pastorale; un saluto particolare al Venerando Capitolo Cattedrale; un grato saluto alla benemerita Arciconfraternita di S. Evasio; un benvenuto ed un saluto deferente e cordiale a tutte le Autorità: la loro presenza rende evidente che l’odierna ricorrenza è momento in cui tutti riscopriamo e riconosciamo le comuni radici e la comune appartenenza che ci rendono membri memori ed impegnati ad edificare la casa comune, la nostra comunità”. Tra le autorità S. Ecc. il Prefetto, la Vice Presidente della Provincia di Alessandria, il Sindaco di Casale con il Gonfalone Comunale e naturalmente il Capitolo della Cattedrale e numerosi parroci e sacerdoti. Nella densa e ricca omelia il Vescovo seguendo le letture bibliche si è soffermato sul “primo comandamento”, che nasce dall’ascolto: dal primo comandamento nascono gli altri comandamenti che sono la risposta della fede. Il linguaggio è quello della carità che vivifica tutte le nostre scelte, ed la testimonianza dei martiri e di tutti i fedeli si innesta nelle linee della “carità educatrice”, ampiamente sviluppata nella lettera pastorale di quest’anno. Specifica Mons. Alceste: «La “carità educatrice” guarda dove c’è il problema del dis-amore che causa l’emergenza educativa. La “carità educatrice” non si scoraggia, ma interviene con l’attenzione del cuore. La “carità educatrice” ha a cuore il bene delle persone che ama, (in particolare dei bambini, degli adolescenti e dei giovani) e dona alcune chiarezze fondamentali per la loro educazione». « Dio non ci abbandona, -ha concluso il Vescovo- il suo Amore ci raggiunge là dove siamo e così come siamo, per offrirci sempre una nuova possibilità di bene. La “carità educatrice”, con l’attenzione del cuore, può così far entrare la luce di Dio anche nel mondo dell’emergenza educativa, della famiglia, della scuola che vogliono educare e collaborare a costruire una “civiltà dell’amore”. Al termine della celebrazione sono stati distribuiti i galletti dell’Arciconfraternita di sant’Evasio. Perfetta la regia liturgica sotto la direzione con don Andrea Tancini. L’organista M° Massimo Gabba e la Corale della Cattedrale diretta dalla prof. Anna Maria Figazzolo. Puntuale, generosa e abituata a lavorare nella discrezione per l’onore del Santo Patrono l’Arciconfraternita di Sant’Evasio con tutta la Reggenza al seguito del Priore cav. Arch. Carlo Lepri.

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