LETTERE DEL VESCOVO
Indirizzate ai bambini, ai giovani e alle famiglie

giovedì 10 dicembre 2009


Due lettere natalizie del Vescovo, una indirizzata ai bambini, ragazzi e giovani e l’altra alle famiglie, sono al centro dell’attenzione della nostra comunità diocesana. Della prima, profonda e con uno stile intrigante che lascia una bella traccia in tutti quelli che la leggono, abbiamo parlato in prima pagina. Della seconda, che tocca i punti nevralgici e i nervi scoperti della nostra società, diamo un breve accenno perché la sua densità, sia pure in otto paginette, richiede una vera meditazione e “rimuginazione” nelle parrocchie e nei gruppi.

Sono 38.000 le famiglie della nostra Diocesi, e a ciascuna di esse il Vescovo ha indirizzato una lettera, che viene diffusa dalle Parrocchie. Il Vescovo “osa bussare alla vostra porta con discrezione e rispetto”, perché proprio quando ricordiamo l’evento della nascita di Gesù, cioè l’entrata del Figlio di Dio nella famiglia umana, sente la necessità di mettere in rilievo l’importanza di ogni famiglia. Sa di essere bene accolto in tante case per condividere la fede, la lode al Signore e la preghiera. Sa anche che “in molte case ci sono problemi e disagi e non vorrebbe disturbare, ma portare un dono: quello di una parola che viene dal Signore”. Non si nasconde, il Vescovo, che “ci sono anche case in cui alcuni risentimenti o qualche fraintendimento delle intenzioni della Chiesa possono rendere indesiderabile la sua visita. Ma anche in queste, prosegue, vorrebbe poter entrare per mettersi in ascolto umile e attento, per compiere un gesto di riconciliazione, per offrire una parola di speranza”. Il Vescovo si rivolge agli anziani di casa, ai nonni, e poi ai genitori. Tutto il piano pastorale della nostra Diocesi in quest’anno ha due punti di riferimento essenziali: l’educazione e la famiglia. E qui si dipana il centro della lettera. Prosegue poi rivolgendosi alle coppie in difficoltà, e poi ai capo-famiglia senza lavoro. Infine si rivolge a chi vive situazioni di prova e di dolore: gli anziani e gli ammalati. Accanto ad essi vorrebbe fare una sosta per avvicinarsi ad ogni letto e benedire ogni speranza di guarigione. Conclude il Vescovo con la benedizione: “Nel Signore è la nostra forza! In Lui la nostra fiducia! Lui è la nostra speranza!”

p.b.

0 commenti:

 
MONS. ALCESTE CATELLA - by Templates para novo blogger - Version 2.0 by pablocanateam