La Pastorale Giovanile Diocesana ha un nuovo logo

sabato 20 novembre 2010


Si è svolta nella mattinata, presso l'Istituto Leardi la presentazione del nuovo logo della Pastorale Giovanile Diocesana e la premiazione di chi lo ha creato.
Alla cerimonia, introdotta dalla Preside Carla Rondano, hanno partecipato il Vescovo di Casale M. Mons. Alceste Catella, il Sindaco di Casale M. Giorgio Demezzi, il Responsabile del Servizio di Pastorale Giovanile Diocesana don Marco Pivetta e il Responsabile del Servizio di Pastorale Scolastica e Universitaria don Samuele Battistella.

Il logo che ha vinto il Concorso è stato realizzato da Oana Moraru e Irene Allara, studentesse della 3 A Grafici presso l'Istituto Leardi di Casale Monferrato, ed è formato da tre simboli: una casa, un semicerchio e un’onda.



Questo il significato che le autrici attribuiscono ad ogni elemento:

- La casa rappresenta protezione e serenità, un rifugio in cui conoscere nuove persone, collaborare e sentirsi in famiglia. L’elemento si trova al centro della composizione poiché costituisce la parte principale del messaggio che vogliamo trasmettere.
- Il semicerchio che racchiude la casa accentua l’idea di protezione e sicurezza. Riesce a circondare la casa senza opprimerla, senza toglierle la libertà.
- L’onda trasmette un’idea di svago e l’allegria. È l’elemento grafico che tiene unita la composizione, e partecipa a realizzare il pieno significato del logo.

La Pastorale Giovanile ha voluto dare una propria interpretazione del suo nuovo logo:

- La casa al centro, che può anche essere vista come una chiesa o come l’oratorio, è un luogo che protegge i giovani, ma è anche una freccia che indica una direzione e ci invita a puntare verso l’Alto, verso Dio.
- Il semicerchio segna il cammino da percorrere: è aperto, simbolo dell’accoglienza e del rispetto della libertà personale che sempre ci dev’essere in un rapporto educativo.
- Infine l’onda che indica semplicità ed allegria propria dei giovani e raffigura il desiderio di raggiungere la gioia vera.

Ringraziamo Carlo Biorci dell'Istituto Leardi per averci reso disponibile la foto della cerimonia di premiazione.

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