domenica 24 aprile 2011
Pubblichiamo il testo integrale dell'Omelia di Mons. Alceste Catella durante la Celebrazione per la Domenica di Pasqua presieduta da Mons. Vescovo in Cattedrale.
Carissimi,
in una descrizione dell’antica liturgia pasquale è detto che – a Roma – il mattino di Pasqua l’arcidiacono si accostava al pontefice e gli annunciava: "Surrexit Dominus vere" (Il Signore è veramente risorto) e il papa – credo non senza un fremito di commozione – rispondeva: "Surrexit et apparuit Simoni" (È risorto ed è apparso a Simone).
Sì, perché la nostra fede pasquale si appoggia proprio sulla testimonianza apostolica del fatto che Gesù è vivo ed è la salvezza; quell’uomo realmente morto, ora è realmente vivo; è rialzato, è risuscitato.
E Simone ne ha fatto la viva esperienza; e con lui gli undici e i discepoli e le donne e Maria di Magdala e Saulo divenuto Paolo, e loro lo hanno "raccontato" e questa "esperienza" è fatta da noi. Per noi, per l’esistenza nostra; ma per trasmetterla con commozione e con convinzione...
Per leggere il testo integrale dell'Omelia di Mons. Alceste Catella clicca qui.
Carissimi,
in una descrizione dell’antica liturgia pasquale è detto che – a Roma – il mattino di Pasqua l’arcidiacono si accostava al pontefice e gli annunciava: "Surrexit Dominus vere" (Il Signore è veramente risorto) e il papa – credo non senza un fremito di commozione – rispondeva: "Surrexit et apparuit Simoni" (È risorto ed è apparso a Simone).
Sì, perché la nostra fede pasquale si appoggia proprio sulla testimonianza apostolica del fatto che Gesù è vivo ed è la salvezza; quell’uomo realmente morto, ora è realmente vivo; è rialzato, è risuscitato.
E Simone ne ha fatto la viva esperienza; e con lui gli undici e i discepoli e le donne e Maria di Magdala e Saulo divenuto Paolo, e loro lo hanno "raccontato" e questa "esperienza" è fatta da noi. Per noi, per l’esistenza nostra; ma per trasmetterla con commozione e con convinzione...
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