domenica 25 dicembre 2011
Si sono tenute nella notte e nel giorno di Natale le celebrazioni solenni per il Natale, presideute da Mons. Alceste Catella nella Cattedrale di Sant'Evasio. Pubblichiamo il testo integrale delle Omelie di Mons. Catella durante le SS. Messe per il Natale del Signore.
Natale del Signore – In nocte
Carissimi,
entrati nell’Avvento attraverso un ingresso che ci ha introdotti ad un faticoso interrogare, abbiamo tentato di viverlo – tappa dopo tappa – come "memoria" e "speranza", come attesa povera, vigile, gioiosa. Ed eccoci, in questa notte siamo di fronte alla risposta, siamo in presenza di Colui che abbiamo atteso… È, oggi, il giorno della "memoria" che attualizza un evento preciso, storico, che ha cambiato le sorti dell’umanità… Eppure, oggi, è ancora – più che mai – giorno per sperare, attendere, accogliere: un segno povero e nascosto, un bambino avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia...
Per scaricare il testo integrale dell'Omelia clicca qui.
Natale del Signore – In die
Carissimi,
l’Eucaristia che insieme stiamo celebrando è la "memoria" della nascita del Salvatore nella notte del mondo. E vede come protagonisti i nostri occhi. Il Natale è come un incrociarsi di sguardi. La città, Gerusalemme, al tempo di Isaia, è un cumulo di rovine…, ma le sentinelle alzano la voce. Che cosa vedono i loro occhi? Vedono il ritorno del Signore. Occhi che vedono: "Tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio"...
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Natale del Signore – In nocte
Carissimi,
entrati nell’Avvento attraverso un ingresso che ci ha introdotti ad un faticoso interrogare, abbiamo tentato di viverlo – tappa dopo tappa – come "memoria" e "speranza", come attesa povera, vigile, gioiosa. Ed eccoci, in questa notte siamo di fronte alla risposta, siamo in presenza di Colui che abbiamo atteso… È, oggi, il giorno della "memoria" che attualizza un evento preciso, storico, che ha cambiato le sorti dell’umanità… Eppure, oggi, è ancora – più che mai – giorno per sperare, attendere, accogliere: un segno povero e nascosto, un bambino avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia...
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Natale del Signore – In die
Carissimi,
l’Eucaristia che insieme stiamo celebrando è la "memoria" della nascita del Salvatore nella notte del mondo. E vede come protagonisti i nostri occhi. Il Natale è come un incrociarsi di sguardi. La città, Gerusalemme, al tempo di Isaia, è un cumulo di rovine…, ma le sentinelle alzano la voce. Che cosa vedono i loro occhi? Vedono il ritorno del Signore. Occhi che vedono: "Tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio"...
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