Giovani da tutto il Piemonte al Santuario Mariano della Diocesi di Biella per la 23ª GMG

giovedì 24 luglio 2008

OROPA – Due oceani non sono un ostacolo per Cristo. E neppure per i giovani (più di 600) che nel fine settimana hanno invaso Oropa per vivere la XXIII Giornata Mondiale della Gioventù in collegamento con Sidney. Zaino in spalle e tanta voglia di partecipare; arrivano così i giovani al Santuario. Per i casalesi in più c’è anche l’attesa per conoscere il nuovo Vescovo, Mons. Alceste Catella; quasi in 60 hanno risposto al suo invito a partecipare, diffuso nei giorni scorsi. Si ha fin da subito la sensazione di star vivendo una Gmg in piccolo: delegazioni di diverse Diocesi del Piemonte (Alessandria, Alba, Asti, Biella, Casale, Novara, Pinerolo, Saluzzo, Susa, Torino), gruppi provenienti da altre regioni, giovani stranieri in Italia per studio e per vacanza, alcuni Vescovi (oltre a Mons. Catella, Mons. Mana di Biella, Mons. Dho di Alba, Mons. Ravinale di Asti e Mons. Badini Confalonieri di Susa)… L’incontro inizia con l’accoglienza nel Prato delle Oche da parte di don Michele Berchi, rettore del Santuario, e di padre Fabio De Lorenzo, responsabile della pastorale giovanile di Biella. Poi una lunga processione si snoda verso la Basilica Antica; qui, baciata la soglia, i giovani sfilano davanti alla Madonna Bruna deponendo ai suoi piedi un’intenzione di preghiera. Sulle gradinate della Basilica Superiore il benvenuto di Mons. Gabriele Mana: «Vi hanno spiegato che sulla soglia della Basilica Antica c’è scritto “Quanto è felice colui che è visto dai tuoi occhi” e questo quasi ci invita ad essere silenziosi e ad abbassare gli occhi perché quelli di Maria sono occhi che ci bucano. Voglio dirvi che Oropa è casa. È casa mia perché qui c’è mia Madre. Oropa è casa vostra, perché qui c’è vostra Madre. E dove c’è la Madre si è al sicuro, si è custoditi, si è attesi. Benvenuti amati giovani». Si aprono i portoni della Basilica Superiore; all’interno il maxischermo per seguire in diretta da Sidney la Veglia presieduta da Papa Benedetto XVI. Nel suo discorso, incentrato sullo Spirito Santo, il Papa richiama tre “intuizioni” di S. Agostino per dire ai giovani: «Fate sì che l’amore unificante sia la vostra misura; l’amore durevole sia la vostra sfida; l’amore che si dona la vostra missione!». Dopo il pranzo al sacco, spazio ai laboratori per approfondire i doni dello Spirito Santo, con riflessioni guidate sulla vita spirituale, sulla Parola, sulla missione, sul servizio, sulla disabilità. Dopo la cena, inizia la lunga notte. Il piazzale della Basilica Superiore ospita lo spettacolo “Missioni is possible” con canti, danze, testimonianze. Poi si scende nel Chiostro Antico; qui sono ospitati i “bournel”, luoghi di meditazione, di preghiera, di confronto. Alle 2 della notte inizia la diretta della Messa celebrata dal Papa nell’ippodromo di Randwick, nel corso della quale 24 giovani (12 australiani e 12 rappresentanti di altre nazioni) ricevono il sacramento della Confermazione. Nella sua omelia, Benedetto XVI ritorna sul tema della Gmg (“Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi”) e, rivolto ai giovani, dice: «Cari amici, il Signore vi sta chiedendo di essere profeti di questa nuova era, messaggeri del suo amore, capaci di attrarre la gente verso il Padre e di costruire un futuro di speranza per tutta l’umanità. Il mondo ha bisogno di questo rinnovamento! Anche la Chiesa ha bisogno di questo rinnovamento! Ha bisogno della vostra fede, del vostro idealismo e della vostra generosità, così da poter essere sempre giovane nello Spirito». Sono passate le 5 quando gli ultimi si infilano nel sacco a pelo per il meritato riposo. Le ore di sonno sono poche ma alle 8.30 inizia la giornata di domenica. Recita delle lodi e poi ampio spazio libero fino alle 11.30 quando nella Basilica Nuova inizia la Messa conclusiva concelebrata dai vescovi Mons. Mana, Mons. Catella, Mons. Badini Confalonieri e Mons. Versaldi di Alessandria. Nella processione iniziale viene portata anche un’immagine del Beato Pier Giorgio Frassati le cui reliquie, trasferite in Australia per la Giornata Mondiale della Gioventù, saranno esposte nei prossimi giorni proprio ad Oropa. È ancora Mons. Mana, nella sua omelia, a rinnovare la fiducia verso i giovani, radunati tutti intorno all’altare: «Vi ho visti in questi giorni. Ho visto come avete partecipato con gioia ed entusiasmo, ma anche con raccoglimento e silenzio. Grazie. Ieri in un’intervista televisiva ho detto: “Basta parlar male di queste giovani generazioni”». L’assemblea si scioglie. C’è ancora il tempo per scattare una foto con il nostro Vescovo e salutarlo. Scendiamo giù nel Chiostro Antico per il pranzo. Inizia a piovere e qualcuno inizia a lasciare Oropa; lo zaino in spalle forse sarà un po’ più pesante perché si è arricchito di entusiasmo, gioia e anche un po’ di fatica. L’appuntamento è per Madrid nel 2011 per la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù. Ci saremo. In tanti.

(Alberto Baviera , "La Vita Casalese" di giovedì 24 luglio 2008)

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