Mons. Catella ricorda don Giuseppe Ferrando

giovedì 8 gennaio 2009

Carissimi Parrocchiani di Cerrina, Montaldo, Montalero

vi raggiungo con questa lettera per esprimere la mia partecipazione affettuosa ad un momento importante per le vostre comunità parrocchiali. Proprio un mese fa, il carissimo don Ferrando concludeva il suo cammino terreno ed era chiamato dal Signore a ricevere il premio per il suo lungo e fecondo servizio sacerdotale. Ho partecipato, non senza commozione, alla celebrazione del suo funerale e non posso dimenticare la presenza di tutti voi al saluto riconoscente per colui che era stato un vero e grande pastore. Avete dimostrato il vostro affetto ed il vostro attaccamento a chi era stato davvero fratello e padre per tutti. Sento imperioso in questo momento il bisogno di unirmi a voi nel dire grazie a don Ferrando e nel dire grazie a voi che tanto lo avete amato e che, certo, non potete dimenticario. Desiderando ora provvedere alla cura pastorale delle Parrocchie di Cerrina, Montaldo e Montalero, ho nominato Amministratore Parrocchiale il reverendo don Désiré Azogou, già vicario parrocchiale delle stesse parrocchie. A mente poi delle vigenti leggi ho nominato Legale rappresentante delle suddette parrocchie il reverendo canonico don Franco Josi, vicario foraneo. Don Désiré è già da voi ben conosciuto e stimato; sono certo che saprà ben inserirsi nella comunità ed ispirerà la sua attività pastorale al grande esempio di don Ferrando. Voi, carissimi, gli sarete accanto e gli darete la vostra sincera e fattiva collaborazione. Carissimo don Désiré, nel giorno in cui inizi ufficialmente il tuo servizio, ti rinnovo il mio affetto e la mia fiducia; ti sono vicino e ti ricordo nella preghiera. Il Signore Gesù, l'unico vero e grande Pastore di tutti noi, ci aiuti a costruire concretamente quell'unità nel credere e nell'operare che è il vero carattere distintivo del cristiano, lo rende credibile testimone di Lui che nel momento supremo della sua esistenza terrena ha pregato il Padre così: "...tutti siano una sola cosa. Come tu Padre sei in me e io in te, siano anch'essi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato". A questa preghiera di Gesù uniamo la nostra preghiera ed il nostro umile e fermo proposito. Vi saluto con stima e affetto, vi auguro un buon anno nuovo e su tutti voi invoco la benedizione di Dio che è Padre e Figlio e Spirito Santo.

+ Alceste Catella, vescovo

(© La Vita Casalese - 8 gennaio 2009)

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