venerdì 18 dicembre 2009
Carissimi bambini, ragazzi, giovani, sapete che cos’è una sinfonia? Una sinfonia è una musica bellissima.
Quando la senti, capisci che non c’è un solo strumento musicale che suona, ma ce ne sono tanti: i violini, i violoncelli e i contrabbassi; le trombe, i flauti, i corni e gli altri strumenti a fiato; i tamburi, i tamburelli, il triangolo e le altre percussioni… Qualche volta suonano persino i piatti!
Nella sinfonia ogni musicista dell’orchestra suona la propria parte molto bene e nel momento giusto. E così, anche se tutti suonano insieme e nello stesso posto, non fanno confusione. E il concerto risulta bello, armonioso e affascinante.
In questi giorni prima di Natale – i giorni dell’“Avvento”, cioè i giorni del nostro cammino incontro a Gesù che viene a Natale – sento spesso una sinfonia tutta speciale, una musica stupenda ed emozionante. Ma non capisco bene da dove arriva. La televisione in casa è spenta, non ho messo un compact disc nel mio computer, non c’è una banda a suonare per le strade di Casale…
È un mistero! Eppure, eppure… Ci sono! Ragazzi, sapete come faccio a sentire quella musica celestiale? La sento… con gli occhi!
Sì, l’“orchestra” che suona la sinfonia di Natale è sotto i miei occhi tante ore al giorno e sembra muta solo a chi non si ferma ad ascoltare davvero.
Sul tavolo di fronte alla mia scrivania – da dove vi sto scrivendo anche adesso –, c’è un magnifico presepe che tutti gli anni mi tiene compagnia dall’inizio dell’Avvento fino all’Epifania.
Mentre lo guardo con gli occhi, sento quella musica misteriosa. Forse non passa dalle orecchie.
Va dritta al cuore e lì non si spegne più.
Mi accompagna anche quando esco di casa e incontro tante persone.
Anzi, proprio quando sto con la gente – nelle parrocchie e negli oratori che visito, oppure durante la Messa che celebro in Duomo con tanti fedeli, o anche nelle riunioni con i miei collaboratori –, le cose che vedo nella scena della nascita di Gesù diventano note musicali e suoni e ritmi che fanno battere il mio cuore e tengono sveglia la mia mente.
E penso. Ogni persona porta con sé, spesso senza saperlo, una nota unica al mondo, diversa dalle altre. C’è chi suona grave e chi acuto, chi breve e chi lungo, chi tenue e chi squillante… Le persone sono tutte note della musica bellissima che Dio ha nella mente e nel cuore da quando ha creato il mondo – anzi, anche da prima – e ogni volta che nasce un bambino. E capisco che devo far sentire a tutti questa musica.
La sinfonia del Natale, come è scritta e “suonata” nel Vangelo, non è solo un sottofondo da grandi magazzini nelle giornate di acquisti, non è un passatempo per pochi privilegiati. È salvezza per il mondo intero. È gioia per gli uomini tristi. È bellezza che può cambiare la vita di tutti!
Se tutti, nelle giornate piene di problemi e di affanni che ci rendono spesso nervosi, avremo sempre in testa – e nel cuore! – la musica che il Signore ci ha affidato, ci ritroveremo più vicini gli uni agli altri. Saremo più contenti di vivere insieme. Saremo anche più simpatici e allegri. Proprio come piace a Gesù. Perché Il segreto è che lì il direttore d’orchestra è Gesù! E in Gesù, l’insuperabile Figlio di Dio, possiamo vedere l’esempio perfetto di come può e deve essere ogni uomo.
E lui è capace di dare il vero valore alla bellezza di ogni persona, senza togliere niente alle altre. Perché la “musica” che “il direttore” Gesù comanda è quella dell’Amore!
Ho provato a “registrare” alcuni suoni e alcune voci del “concerto” del mio presepe. Voi, ragazzi, potrete fare altrettanto, guardando e ascoltando il presepe. Vi suggerisco un piccolo itinerario di “ascolto” da vivere lungo le quattro settimane dell’Avvento.
La prima “musica” di questa singolare sinfonia del presepe l’ho sentita provenire da una serie di statuine. Sono il falegname, il fornaio, la lavandaia, i pastori… Sono tutte persone “AL LAVORO”.
E, mentre lavorano, pregano così:
Caro Gesù Bambino
e caro San Giuseppe che gli hai insegnato a lavorare,
grazie delle occupazioni che impegnano tante nostre giornate.
Il lavoro di cui siamo capaci
sia sempre utile alle nostre famiglie
e alla società in cui viviamo.
Il guadagno che viene dalla nostra fatica
sia sempre onesto
e ci serva anche ad aiutare chi ha pochi soldi.
Guidate i governanti di tutto il mondo
a trovare le soluzioni giuste
per le molte persone alle quali manca il lavoro
e il necessario per vivere.
Aiutate tutti i bambini e i ragazzi
a impegnarsi con gioia nella scuola,
che è oggi il loro “lavoro”.
Si preparino così ad essere intelligenti e operosi
per fare più bello il mondo di oggi e di domani.
Amen.
La seconda musica è quella delle persone “IN CAMMINO”, come i Magi.
Ecco la loro preghiera:
Caro Gesù,
per tutta la nostra vita saremo in viaggio.
Per diventare grandi,
per conoscere gli altri e il mondo,
per servire con amore la verità,
per giungere un giorno in Paradiso,
dove tu ci aspetti per vivere sempre tutti insieme:
con te, che sei la nostra gioia, e tra di noi.
Aiutaci a non smarrire mai la strada giusta.
Donaci genitori, educatori, insegnanti,
catechisti, sacerdoti, suore e tanti altri amici
che siano per noi guide esperte e sagge.
Fa’ che ascoltiamo volentieri le loro indicazioni.
Accendi nel nostro cuore una sete ardente
di conoscere e di seguire sempre la tua Parola,
lampada per i nostri passi e luce di ogni cammino.
Amen.
La terza musica è la voce di tutti quelli che sono “IN CASA”:
Gesù Bambino,
dalla tua capanna guarda sempre ogni nostra casa.
Tieni acceso il fuoco degli affetti.
Rinsalda le fondamenta del dialogo e del rispetto
tra genitori e figli, tra fratelli e sorelle
e con i parenti.
Illumina le scelte della vita di ogni giorno
e diffondi serenità, gioia e pace nelle famiglie.
Aiutaci ad aprire le porte alla vita,
le finestre alle vicende del mondo,
le mani al bisogno di chi soffre o è solo
e le braccia al perdono reciproco e generoso.
Soccorri tutte le persone che non hanno una casa
o che l’hanno persa.
La fede, la preghiera e la carità verso tutti
abitino sempre con noi.
Amen.
E poi, sapete chi ho sentito “suonare”? Sapete qual è la quarta musica?
È uno che c’è sempre, in ogni presepe. È uno solo, ma rappresenta qualcosa di tutti gli uomini del mondo, qualcosa di tutti noi. Ecco la preghiera della statuina “CHE DORME”:
Gesù, mio Signore,
grazie per il sonno che ristora le mie forze
e per la salute che custodisce la mia vita.
Fa’ però che io sia sveglio e pronto
quando vuoi farmi capire la tua volontà!
E tieni i miei occhi ben aperti
sui pericoli per la mia vita e per la mia anima.
Guarisci e consola
chi non riesce a dormire per i troppi problemi
e chi soffre per qualche malattia.
Accarezza e sostieni chi fa più fatica
perché disabile o anziano.
Dona luce e speranza
a chi sente vicino il sonno della morte
e conforta, con la certezza della risurrezione,
chi piange i propri cari defunti.
Amen.
Carissimi ragazzi, avete sentito quante preghiere registra il mio presepe? E il vostro? E quello che avete fatto a scuola o all’oratorio?
Se vorrete rispondere a questa mia lettera di Natale scrivendomi le belle “musiche” che voi sentite dalle statuine dei vostri presepi, potrete senz’altro farlo. E sarò contentissimo.
Come voi e con voi!
Buon Natale dal più profondo del cuore!
Il vostro vescovo
+ Alceste
Nella sinfonia ogni musicista dell’orchestra suona la propria parte molto bene e nel momento giusto. E così, anche se tutti suonano insieme e nello stesso posto, non fanno confusione. E il concerto risulta bello, armonioso e affascinante.
In questi giorni prima di Natale – i giorni dell’“Avvento”, cioè i giorni del nostro cammino incontro a Gesù che viene a Natale – sento spesso una sinfonia tutta speciale, una musica stupenda ed emozionante. Ma non capisco bene da dove arriva. La televisione in casa è spenta, non ho messo un compact disc nel mio computer, non c’è una banda a suonare per le strade di Casale…
È un mistero! Eppure, eppure… Ci sono! Ragazzi, sapete come faccio a sentire quella musica celestiale? La sento… con gli occhi!
Sì, l’“orchestra” che suona la sinfonia di Natale è sotto i miei occhi tante ore al giorno e sembra muta solo a chi non si ferma ad ascoltare davvero.
Sul tavolo di fronte alla mia scrivania – da dove vi sto scrivendo anche adesso –, c’è un magnifico presepe che tutti gli anni mi tiene compagnia dall’inizio dell’Avvento fino all’Epifania.
Mentre lo guardo con gli occhi, sento quella musica misteriosa. Forse non passa dalle orecchie.
Va dritta al cuore e lì non si spegne più.
Mi accompagna anche quando esco di casa e incontro tante persone.
Anzi, proprio quando sto con la gente – nelle parrocchie e negli oratori che visito, oppure durante la Messa che celebro in Duomo con tanti fedeli, o anche nelle riunioni con i miei collaboratori –, le cose che vedo nella scena della nascita di Gesù diventano note musicali e suoni e ritmi che fanno battere il mio cuore e tengono sveglia la mia mente.
E penso. Ogni persona porta con sé, spesso senza saperlo, una nota unica al mondo, diversa dalle altre. C’è chi suona grave e chi acuto, chi breve e chi lungo, chi tenue e chi squillante… Le persone sono tutte note della musica bellissima che Dio ha nella mente e nel cuore da quando ha creato il mondo – anzi, anche da prima – e ogni volta che nasce un bambino. E capisco che devo far sentire a tutti questa musica.
La sinfonia del Natale, come è scritta e “suonata” nel Vangelo, non è solo un sottofondo da grandi magazzini nelle giornate di acquisti, non è un passatempo per pochi privilegiati. È salvezza per il mondo intero. È gioia per gli uomini tristi. È bellezza che può cambiare la vita di tutti!
Se tutti, nelle giornate piene di problemi e di affanni che ci rendono spesso nervosi, avremo sempre in testa – e nel cuore! – la musica che il Signore ci ha affidato, ci ritroveremo più vicini gli uni agli altri. Saremo più contenti di vivere insieme. Saremo anche più simpatici e allegri. Proprio come piace a Gesù. Perché Il segreto è che lì il direttore d’orchestra è Gesù! E in Gesù, l’insuperabile Figlio di Dio, possiamo vedere l’esempio perfetto di come può e deve essere ogni uomo.
E lui è capace di dare il vero valore alla bellezza di ogni persona, senza togliere niente alle altre. Perché la “musica” che “il direttore” Gesù comanda è quella dell’Amore!
Ho provato a “registrare” alcuni suoni e alcune voci del “concerto” del mio presepe. Voi, ragazzi, potrete fare altrettanto, guardando e ascoltando il presepe. Vi suggerisco un piccolo itinerario di “ascolto” da vivere lungo le quattro settimane dell’Avvento.
La prima “musica” di questa singolare sinfonia del presepe l’ho sentita provenire da una serie di statuine. Sono il falegname, il fornaio, la lavandaia, i pastori… Sono tutte persone “AL LAVORO”.
E, mentre lavorano, pregano così:
Caro Gesù Bambino
e caro San Giuseppe che gli hai insegnato a lavorare,
grazie delle occupazioni che impegnano tante nostre giornate.
Il lavoro di cui siamo capaci
sia sempre utile alle nostre famiglie
e alla società in cui viviamo.
Il guadagno che viene dalla nostra fatica
sia sempre onesto
e ci serva anche ad aiutare chi ha pochi soldi.
Guidate i governanti di tutto il mondo
a trovare le soluzioni giuste
per le molte persone alle quali manca il lavoro
e il necessario per vivere.
Aiutate tutti i bambini e i ragazzi
a impegnarsi con gioia nella scuola,
che è oggi il loro “lavoro”.
Si preparino così ad essere intelligenti e operosi
per fare più bello il mondo di oggi e di domani.
Amen.
La seconda musica è quella delle persone “IN CAMMINO”, come i Magi.
Ecco la loro preghiera:
Caro Gesù,
per tutta la nostra vita saremo in viaggio.
Per diventare grandi,
per conoscere gli altri e il mondo,
per servire con amore la verità,
per giungere un giorno in Paradiso,
dove tu ci aspetti per vivere sempre tutti insieme:
con te, che sei la nostra gioia, e tra di noi.
Aiutaci a non smarrire mai la strada giusta.
Donaci genitori, educatori, insegnanti,
catechisti, sacerdoti, suore e tanti altri amici
che siano per noi guide esperte e sagge.
Fa’ che ascoltiamo volentieri le loro indicazioni.
Accendi nel nostro cuore una sete ardente
di conoscere e di seguire sempre la tua Parola,
lampada per i nostri passi e luce di ogni cammino.
Amen.
La terza musica è la voce di tutti quelli che sono “IN CASA”:
Gesù Bambino,
dalla tua capanna guarda sempre ogni nostra casa.
Tieni acceso il fuoco degli affetti.
Rinsalda le fondamenta del dialogo e del rispetto
tra genitori e figli, tra fratelli e sorelle
e con i parenti.
Illumina le scelte della vita di ogni giorno
e diffondi serenità, gioia e pace nelle famiglie.
Aiutaci ad aprire le porte alla vita,
le finestre alle vicende del mondo,
le mani al bisogno di chi soffre o è solo
e le braccia al perdono reciproco e generoso.
Soccorri tutte le persone che non hanno una casa
o che l’hanno persa.
La fede, la preghiera e la carità verso tutti
abitino sempre con noi.
Amen.
E poi, sapete chi ho sentito “suonare”? Sapete qual è la quarta musica?
È uno che c’è sempre, in ogni presepe. È uno solo, ma rappresenta qualcosa di tutti gli uomini del mondo, qualcosa di tutti noi. Ecco la preghiera della statuina “CHE DORME”:
Gesù, mio Signore,
grazie per il sonno che ristora le mie forze
e per la salute che custodisce la mia vita.
Fa’ però che io sia sveglio e pronto
quando vuoi farmi capire la tua volontà!
E tieni i miei occhi ben aperti
sui pericoli per la mia vita e per la mia anima.
Guarisci e consola
chi non riesce a dormire per i troppi problemi
e chi soffre per qualche malattia.
Accarezza e sostieni chi fa più fatica
perché disabile o anziano.
Dona luce e speranza
a chi sente vicino il sonno della morte
e conforta, con la certezza della risurrezione,
chi piange i propri cari defunti.
Amen.
Carissimi ragazzi, avete sentito quante preghiere registra il mio presepe? E il vostro? E quello che avete fatto a scuola o all’oratorio?
Se vorrete rispondere a questa mia lettera di Natale scrivendomi le belle “musiche” che voi sentite dalle statuine dei vostri presepi, potrete senz’altro farlo. E sarò contentissimo.
Come voi e con voi!
Buon Natale dal più profondo del cuore!
Il vostro vescovo
+ Alceste
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