"CAMBIAMO MENTALITA'"
L'invito di Monsignor Catella ai giovani per il percorso quaresimale

giovedì 11 febbraio 2010

Carissimi,

Con l’austera celebrazione del Mercoledì delle Ceneri entriamo nel tempo della Quaresima che è itinerario di preparazione a vivere il mistero centrale della fede cristiana: la Pasqua, vale a dire quegli eventi che sono la redenzione e la salvezza dell’uomo: la Passione, la Morte e la Risurrezione di Gesù. Siamo chiamati a riscoprire Cristo ed il nostro Battesimo in un cammino di “conversione” cioè di “cambiamento di mentalità”. Nell’occasione della Quaresima ho pensato di scrivere una lettera ai ragazzi che si stanno preparando al sacramento della Cresima; in quella lettera spiego loro i doni grandi dello Spirito Santo, li invito a partecipare –martedì 6 aprile, a Crea- ad una giornata di festa e –soprattutto propongo loro di vivere un itinerario quaresimale. Tutto parte da una domanda cui dare risposta: “E se qualcuno ti dicesse che…”? Permette che rivolgo la stessa domanda a tutti voi, carissimi diocesani. La domanda potrebbe essere espressa anche così: “E se qualcuno ti dicesse che Cristo è risorto, che cosa cambierebbe nella tua vita”? Perché la fede e la vita cristiana consistono proprio nel dare risposta a questo interrogativo; risposta da declinare concretamente giorno per giorno. E se qualcuno ci dicesse che un progetto di vita cristiana autentica non può avere nulla a che fare con pregiudizi, esclusioni, separazioni? Se qualcuno ci dicesse che il progetto di vita cristiano comporta fondamentalmente un serio cammino di superamento di ogni radice di male, di orgoglio, di autosufficienza, di egoismo che abita nel profondo del nostro cuore? Sì, ognuno di noi è reso fragile da una spinta profonda che lo mortifica nella capacità di entrare in comunione con l’altro, che lo spinge ad affermarsi sopra e contro gli altri. Se qualcuno ci dicesse che per essere pienamente se stessi occorre “uscire” da se stessi? Uscire dall’illusione dell’autosufficienza per scoprire la gioia e la bellezza di “aver bisogno di un Altro: di Dio che perdona e riconcilia; ma anche dell’altro che mi è prossimo e fratello. E se qualcuno ci dicesse che proprio forte di questa esperienza, il cristiano non può non impegnarsi a contribuire a formare società giuste? Società dove tutti hanno il necessario per vivere secondo la propria dignità di uomini e dove la giustizia è vivificata dall’amore. Davvero, allora, se qualcuno mi dicesse che Cristo è risorto; se accettassi e credessi (= dessi credito, mi fidassi e mi affidassi) a questo Cristo risorto; se formulassi il progetto concreto della mia vita a partire da questa fede…; allora, davvero, qualcosa potrebbe cambiare nella mia vita. Ecco, carissimi, Quaresima è il “tempo favorevole” in cui Qualcuno –il Signore Gesù- ci dice queste cose, ci fa queste proposte; Quaresima è tempo di ascolto e di “esercizio pratico” di quell’impegno che la parola ascoltata esige come “risposta”. Desidero invitarvi a partecipare alla Veglia di preghiera che si svolgerà in Cattedrale alle ore 21 di sabato 20 febbraio; così pure invito i giovani a partecipare alla “Lectio” che si terrà in S. Filippo alle ore 21 di venerdì 26 febbraio. Vogliamo così iniziare insieme il tempo della Quaresima; vogliamo ascoltare la Parola di Dio; vogliamo pregare perché la nostra Chiesa diocesana sappia entrare in un cammino di conversione che la renda sempre più capace di vivere con umiltà e fedeltà la sua missione

+ Alceste Catella, vescovo

( da "La Vita Casalese" di giovedì 11 febbraio 2010)

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