mercoledì 4 gennaio 2012
Mons. Alceste Catella ha presieduto, nel pomeriggio, la Solennità della Dedicazione della Cattedrale nella quale si è anche fatto memoria di Mons. Carlo Cavalla - vescovo Emerito della Diocesi monferrina - nel tredicesimo anniversario della morte.
Nella sua Omelia, Mons. Catella ha annunciato l'inizio della Visita Pastorale - a partire dal mese di marzo - che prenderà il via dall’Unità Pastorale “S. Candido”, già Vicariato di Montiglio. Tutto il 2012 sarà dedicato a celebrazioni e incontri nelle quattordici Unità Pastorali che compongono la Diocesi di Casale Monferrato.
Carissimi,
ogni anno, siamo invitati a celebrare la memoria della Dedicazione, la consacrazione a Dio, della nostra splendida Cattedrale, avvenuta il 4 gennaio 1107 ad opera del Papa Pasquale II. E vogliamo anche ricordare il tredicesimo anniversario della morte del nostro Vescovo Mons. Carlo Cavalla, con la gratitudine e l’affetto dei figli.
Le letture che abbiamo ascoltato ci impediscono di avere una visione riduttiva dell’edificio sacro che chiamiamo “chiesa”: non è una sorta di feticcio religioso; è una “realtà bella”, una realtà simbolica; la sua bellezza sta nella sua suggestione, nella sua capacità di evocare “altro”...
Per scaricare il testo integrale dell'Omelia clicca qui.
Nella sua Omelia, Mons. Catella ha annunciato l'inizio della Visita Pastorale - a partire dal mese di marzo - che prenderà il via dall’Unità Pastorale “S. Candido”, già Vicariato di Montiglio. Tutto il 2012 sarà dedicato a celebrazioni e incontri nelle quattordici Unità Pastorali che compongono la Diocesi di Casale Monferrato.
Carissimi,
ogni anno, siamo invitati a celebrare la memoria della Dedicazione, la consacrazione a Dio, della nostra splendida Cattedrale, avvenuta il 4 gennaio 1107 ad opera del Papa Pasquale II. E vogliamo anche ricordare il tredicesimo anniversario della morte del nostro Vescovo Mons. Carlo Cavalla, con la gratitudine e l’affetto dei figli.
Le letture che abbiamo ascoltato ci impediscono di avere una visione riduttiva dell’edificio sacro che chiamiamo “chiesa”: non è una sorta di feticcio religioso; è una “realtà bella”, una realtà simbolica; la sua bellezza sta nella sua suggestione, nella sua capacità di evocare “altro”...
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