venerdì 16 maggio 2008

CASALE MONFERRATO - Monsignor Alceste Catella, 66 anni, vicario generale della diocesi di Biella, è il nuovo vescovo di Casale Monferrato, il trentasettesimo dall’istituzione della diocesi nel 1474. L’annuncio è stato dato ieri alle 12 nel Duomo di Casale dall’amministratore diocesano, monsignor Antonio Gennaro, e a Biella in Duomo dal vescovo Gabriele Mana in contemporanea con la Sala stampa vaticana. «Desidero ringraziare dal profondo del cuore il Santo Padre – ha detto Mana davanti ai fedeli – anche perché questa scelta dimostra stima e onore per questo presbiterio diocesano e per tutta la Chiesa biellese». Poi ha ricordato Germano Zaccheo, il vescovo di Casale morto improvvisamente il 20 novembre scorso mentre era in pellegrinaggio a Fatima. «Sono certo che monsignor Zaccheo – ha rimarcato – ci guarda con il suo largo sorriso ed è lieto per il suo successore». Monsignor Alceste Catella è nato a Tavigliano nel Biellese; ordinato sacerdote da monsignor Carlo Rossi, il 26 giugno 1966, dopo alcuni anni di ministero parrocchiale, è stato inviato a Padova per perfezionare gli studi presso l’Istituto di liturgia pastorale Santa Giustina, dove ha conseguito la licenza (1977). Successivamente a Roma, presso l’Istituto liturgico Sant’Anselmo, ha ottenuto la licenza in teologia e il dottorato in liturgia (1984). Nel suo ministero ha ricoperto numerosi incarichi, da vicario parrocchiale a Tollegno (Biella) ad animatore e professore nel seminario diocesano; ha insegnato liturgia nel seminario di Biella e alla Facoltà Teologica di Milano, docente e poi preside all’Istituto di liturgia pastorale Santa Giustina di Padova. Rettore del Santuario di Rialmosso, vice preside dell’Associazione professori e cultori di liturgia, canonico della cattedrale di Biella. Dal 2000 fino a pochi mesi fa è stato rettore del Santuario di Oropa. È stato segretario regionale della commissione liturgica del Piemonte. Monsignor Catella, dopo aver rivolto il suo ringraziamento a Benedetto XVI e ai vescovi piemontesi, nel suo primo messaggio alla diocesi casalese, ha espresso la sua vicinanza ai genitori «impegnati nell’arduo ed esaltante compito di educare, di trasmettere la vita ed insieme quei valori umani e cristiani che la rendono degna di essere vissuta». Ha rivolto «un saluto colmo di affetto e di rispetto verso i membri dell’antica comunità ebraica» casalese. Una parola anche per quanti non credono: «Busso con discrezione e rispetto alla vostra porta». «Vengo da Oropa e giungo a Crea – ha concluso il nuovo vescovo –: dunque non esco dalla casa della Madre».
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(Chiara Genisio, "Avvenire" di venerdì 16 maggio 2008)
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