Veglia Pasquale, l'Omelia di Mons. Catella

sabato 30 marzo 2013

Pubblichiamo il testo dell'Omelia di Mons. Alceste Catella durante la Veglia Pasquale celebrata, in serata, nella Cattedrale di Sant'Evasio.

Carissimi,

Chi è Gesù? Da dove viene? Con quale autorità agisce? Cosa ci rivelano le sue opere? Cosa dice di se stesso?
Per rispondere a queste domande dobbiamo innanzitutto tornare al Venerdì santo; dobbiamo contemplare lo “spettacolo della croce” e non avere paura. Sì, perché la paradossale bellezza della croce: il gesto di Gesù che muore ci rivela la sua identità. Nel dono incondizionato e libero di sé, Gesù porta a compimento il progetto salvifico del Padre: è fedele alla sua vocazione in un gesto d’amore assoluto. La croce dice proprio questo: egli rinuncia a tutto, anche alla sua dignità di uomo e di Figlio di Dio, si abbassa fino al punto estremo per rivelare l’infinito amore per l’uomo e il suo profondo desiderio di comunione con lui. Il legno della croce non è un albero secco, e non è piantato su una terra arida: è un albero fecondo, che fiorisce in modo sorprendente. Gli antichi inni liturgici parlano di un albero da cui rifiorisce la vita, di un albero nobile ed amabile che piega i suoi rami e mitiga la sua ruvidezza...

Per scaricare il testo integrale dell'Omelia clicca qui.

Passione e Morte del Signore, l'Omelia di Mons. Catella

venerdì 29 marzo 2013

Pubblichiamo il testo dell'Omelia di Mons. Alceste Catella durante l'Azione liturgica nella Passione e Morte del Signore presideuta da Mons. Vescovo, nel pomeriggio, nella Cattedrale di Sant'Evasio.

Carissimi,

per antichissima tradizione, durante l’Azione liturgica del Venerdì Santo viene letto il racconto della Passione del Signore secondo l’Evangelista Giovanni.

Vorrei fermarmi con voi a meditare sulla scena del processo che Pilato svolge nei confronti di Gesù.

Il brano appare lungo e complesso: quasi trenta versetti per narrare un episodio certamente fondamentale (il processo e la condanna a morte di Gesù), ma che l’evangelista Marco, ad esempio, racconta in quasi metà spazio...

Per scaricare il testo integrale dell'Omelia clicca qui.

Messa “In Coena Domini”, l'Omelia di Mons. Catella

giovedì 28 marzo 2013

Pubblichiamo il testo dell'Omelia di Mons. Alceste Catella durante la Messa vespertina nella Cena del Signore celebrata nel pomeriggio presso la Cattedrale di Sant'Evasio.

Carissimi,

le parole evangeliche che abbiamo ascoltato ci hanno condotto dentro al Cenacolo. Sediamoci anche noi nel Cenacolo, intorno a quella mensa come gli apostoli, davvero riascoltiamo Gesù che lascia il suo testamento, che comunica quanto di più grande ha nel cuore. E lo fa proprio nell’imminenza della sua dipartita, nell’imminenza della sua morte.

Il testo evangelico ci ha raccontato un gesto, quello della lavanda dei piedi, e ci ha affidato alcune parole del Signore che sono il suo “testamento”. Il contesto è quello della Cena ultima, quella Cena che segna il momento culminante della vita di Gesù. Gesù sta celebrando con i suoi il memoriale della alleanza e in questo contesto testamentario e celebrativo istituisce l’Eucaristia, la nuova ed eterna alleanza nel suo sangue, in lui; affida alla Chiesa il compito di celebrarne il memoriale...

Per scaricare il testo integrale dell'Omelia clicca qui.

Messa Crismale, l'Omelia di Mons. Catella

Pubblichiamo il testo dell'Omelia di Mons. Alceste Catella durante la Messa Crismale celebrata questa mattina nella Cattedrale di Sant'Evasio.

A voi, carissimi confratelli nel sacerdozio e fedeli tutti che partecipate alla Messa Crismale, siano gioia e pace da parte di Dio Padre e del Signore nostro Gesù Cristo nel vincolo dello Spirito Santo.

Desidero ritornare a riflettere insieme con voi sulla fede. Sì, carissimi, perché vado sempre più convincendomi che la “questione” fondamentale per scoprire ogni giorno di più il valore e il significato profondo della nostra vita umana e cristiana, del nostro servizio pastorale sia proprio la “questione della fede”.

E poi stiamo vivendo l‟“Anno della fede” che ci è proposto come una opportunità straordinaria da afferrare con prontezza. Forse nel nostro intimo potremmo avere questa domanda: “non conosciamo forse abbastanza le verità della nostra fede e il significato delle nostre responsabilità pastorali, e ancora di più che siamo sempre alla presenza di Dio e facciamo tutto per lui?” Eppure solo riportando la relazione con il Signore al centro dell‟attenzione e dello scorrere del tempo, riusciamo a tenere vivo il senso della nostra vita per dargli consistenza e continuità. Abbiamo sempre bisogno di tornare all‟essenziale della nostra vita e della nostra fede, un bisogno che si è fatto ancora più stringente in quest‟epoca....

Per scaricare il testo integrale dell'Omelia clicca qui.

Venerdì Santo: le riflessioni di Mons. Catella

venerdì 6 aprile 2012

Pubblichiamo il testo integrale dell'Omelia di Mons. Alceste Catella durante l'Azione liturgica nella "Passione del Signore" presieduta da Mons. Vescovo nel pomeriggio in Cattedrale e il commento al termine della Via Crucis cittadina che si è conclusa presso la Parrocchia dell'Addolorata.

Venerdì Santo - Azione liturgica

Carissimi,

per antichissima tradizione, durante l’Azione liturgica del Venerdì Santo viene letto il racconto della Passione del Signore secondo l’Evangelista Giovanni.

Vorrei fermarmi con voi a meditare su tre "temi" tipicamente giovannei: il tema della "gloria", il tema della "esaltazione"/innalzamento, il tema dell’"ora"...


Per leggere il testo integrale dell'Omelia di Mons. Alceste Catella clicca qui.


Venerdì Santo - Via Crucis

Vogliamo concludere questo nostro itinerario, questo nostro cammino. Abbiamo ripercorso – ascoltando le parole del Vangelo – il cammino della croce, il cammino di Gesù fino al Calvario, fino alla croce, fino alla sua sepoltura.

Ma, carissimi, tutto questo non è l’oggetto della nostra fede; noi non crediamo in Gesù crocifisso, noi crediamo in Gesù risorto. Noi ci uniamo al cammino di Gesù crocifisso, ci uniamo alla sua capacità di accogliere il progetto di Dio, di viverlo, di realizzarlo, di metterlo in pratica. Noi ci uniamo al Suo amore, ci lasciamo colpire, meravigliare di un uomo che è capace di un amore così grande, senza alcun limite, senza alcun confine; di un amore che non riserva nulla per se stesso ma dona tutto. Noi in qualche modo scendiamo nel sepolcro con Lui...


Per leggere il testo integrale del commento di Mons. Alceste Catella clicca qui.

Giovedì Santo: le omelie di Mons. Catella

giovedì 5 aprile 2012

Pubblichiamo il testo dell'Omelia di Mons. Alceste Catella durante la Messa Crismale e la Messa "In Coena Domini" celebrate quest'oggi nella Cattedrale di Sant'Evasio.

Giovedì Santo - Messa Crismale

A voi, carissimi confratelli nel sacerdozio e fedeli tutti che partecipate alla Messa Crismale, siano gioia e pace da parte di Dio Padre e del Signore nostro Gesù Cristo nel vincolo dello Spirito Santo.

Come sappiamo, il papa Benedetto XVI – con il Motu Proprio “Porta Fidei” – ha indetto l’“Anno della Fede” che si celebrerà dall’11 ottobre 2012 (50° anniversario dell’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II) al 24 novembre 2013; mi pare importante in questa celebrazione soffermarci a meditare sulla fede del prete; sulla nostra fede...

Per scaricare il testo integrale dell'Omelia clicca qui.


Giovedì Santo - Messa "In Coena Domini"

Carissimi,

abbiamo ascoltato dalle Sante Scritture che Gesù si mise a tavola con i Dodici, prese il pane e lo distribuì loro dicendo: “Questo è il mio corpo che è per voi”. La stessa cosa fece con il calice del vino: “Questo è il mio sangue, sparso per voi”. Sono le stesse parole che ripeteremo tra poco sull’altare, e sarà lo stesso Signore ad invitare ciascuno di noi a nutrirsi del pane e del vino consacrati.

Potremmo dire che Gesù ha “inventato” l’impossibile (del resto l’amore vero non sa forse creare cose impossibili?) per restarci accanto, per continuare ad essere vicino ai discepoli: diviene cibo per noi, carne della nostra carne...


Per scaricare il testo integrale dell'Omelia clicca qui.

"Passione del Signore": il commento di Mons. Catella

venerdì 22 aprile 2011

Pubblichiamo il testo integrale dell'Omelia di Mons. Alceste Catella durante l'Azione liturgica nella "Passione del Signore" presieduta da Mons. Vescovo nel pomeriggio in Cattedrale.

Carissimi,

oggi noi tocchiamo con mano il “paradosso che sta nel cuore stesso della nostra fede. Dio, infatti, ha salvato il mondo attraverso la croce di Cristo e questo continua ad essere motivo di scandalo per tutti quelli che associano Dio all’idea e all’immagine della “potenza”, della forza che si impone sugli uomini e li obbliga a riconoscerlo come l’unico, autentico signore dell’universo e della storia. No! Non è proprio questa la strada scelta da Dio: il suo Figlio non compirà un percorso trionfale in cui esibire le spoglie degli oppositori vinti, ma si inoltrerà piuttosto per il percorso ripido e doloroso che conduce al Calvario, portando quel legno a cui verrà inchiodato fino alla morte, dopo un’agonia straziante, avvenuta sotto gli occhi di tutti...

Per leggere il testo integrale dell'Omelia di Mons. Alceste Catella clicca qui.

Veglia di preghiera, al Santuario di Crea, con i giovani

giovedì 21 aprile 2011

Mons. Alceste Catella ha presieduto questa sera l'ormai tradizionale incontro di preghiera e riflessione che la Pastorale Giovanile Diocesani organizza per prepararsi alle imminenti festività pasquali.


Prima parte


Seconda parte

Messa "In Coena Domini": le parole di Mons. Vescovo

Pubblichiamo il testo integrale dell'Omelia di Mons. Alceste Catella durante la Messa "In Coena Domini" che Mons. Vescovo ha presieduto oggi pomeriggio in Cattedrale.

Carissimi,

questo è un giorno santo in cui Gesù ci fa sedere alla sua tavola. È la “Cena del Signore”, come ci ha detto l’Apostolo. Per cogliere la ricchezza e la bellezza di questo invito non ci resta che soffermarci sulle parole e sui gesti del Maestro. Riascoltiamo Gesù che “lascia il suo testamento”, che comunica quanto di più grande ha nel cuore, nell’imminenza della sua Passione e Morte.

La prima parte del testo evangelico proclamato ed ascoltato ci ha raccontato un gesto: quello della lavanda dei piedi; la seconda parte ci ha fatto ascoltare l’interpretazione che Gesù dà al gesto compiuto...

Per leggere il testo integrale dell'Omelia di Mons. Alceste Catella clicca qui.

Al via il Triduo Pasquale con la Messa del Crisma

Questa mattina, in Cattedrale, Mons. Alceste Catella ha presiduto la Messa Crismale durante la quale ha benedetto gli oli sacri che verranno utilizzati per l'unzione dei catecumeni, per l'unzione degli infermi e per i Sacramenti che conferiscono lo Spirito Santo (Confermazione, Ordinazione sacerdotale). Nella celebrazione i sacerdoti presenti hanno rinnovato le promesse sacerdotali.

Per ascoltare l'omelia di Mons. Alceste Catella, clicca sul tasto play.
Per scaricare il file mp3 con l'omelia di Mons. Alceste Catella clicca qui

Potete trovare il testo integrale dell'Omelia di Mons. Catella cliccando qui.

Che sia una Pasqua di grandi cambiamenti...



«Cristo è risorto dai morti, la Vita vince sulla morte…»

sabato 3 aprile 2010

Pubblichiamo il testo dell'Omelia di Mons. Alceste Catella durante la Veglia Pasquale celebrata questa sera nella Cattedrale di Sant'Evasio.

Carissimi,
la luce povera e trepidante del Cero Pasquale si è diffusa e si è moltiplicata ed è diventata luce che risplende ed illumina; la Parola di Dio ci ha ampiamente raccontato le meravigliose opere di Dio e del suo amore; il Gloria pasquale è risuonato gioioso; l’annuncio atteso è esploso: “Cristo è risorto dai morti, la Vita vince sulla morte…” Sì, carissimi, questa Veglia Pasquale, Madre di tutte le Veglie che la Chiesa celebra, ci parla di questo, ci fa vivere in pienezza questa realtà. “O notte che risplendi più del giorno, la morte non trattiene il Signore che dà la vita. Gesù respinge l’ombra della morte: Cristo è risorto!”. Questa è la nostra fede, questa è la nostra certezza.


Per scaricare il testo integrale dell'Omelia clicca qui.

Passione di Cristo, Passione degli uomini

venerdì 2 aprile 2010

Mons. Alcesta Catella ha presieduto questa sera la Via Crucis per le vie della città che si è conclusa nella Chiesa dell'Addolorata. Ecco la riflessione di Mons. Catella che ha concluso la celebrazione.

Con la Messa Crismale inzia il Triduo Pasquale

giovedì 1 aprile 2010

Pubblichiamo il testo dell'Omelia di Mons. Alceste Catella durante la Messa Crismale celebrata questa mattina nella Cattedrale di Sant'Evasio.

Carissimi confratelli nel sacerdozio; carissimi diaconi e carissimi fedeli tutti. In questo momento sgorga spontaneo il saluto fraterno ai nostri cari confratelli che svolgono il loro ministero sacerdotale in America Latina e in Africa; li sentiamo davvero presenti ed uniti a noi in questa celebrazione; ricordiamo anche i confratelli che a motivo dell’età o della salute non possono essere presenti; a loro il grazie sincero e l’affettuoso saluto.
Vogliamo, in questa giornata, rendere grazie al Signore per un fatto che ci tocca da vicino; negli scorsi giorni il papa Benedetto XVI ha firmato il Decreto che riconosce le “virtù eroiche” del Servo di Dio Mons. Luigi Novarese; e così possiamo invocarlo quale Venerabile ed averlo davanti ai nostri occhi quale modello di vita sacerdotale.
In questa mattinata del Giovedì Santo, alla vigilia del Triduo Sacro della Pasqua del Signore, ci troviamo raccolti nella nostra Cattedrale per celebrare, attorno al Vescovo, l’Eucaristia che consacra gli Oli.
Sappiamo che nella liturgia della Chiesa questa solenne celebrazione ritorna immancabilmente con il suo ritmo annuale. Eppure essa è sempre nuova: sia perché nuova è la grazia che viene donata, sia perché mutano in continuità le nostre situazioni di vita che dalla liturgia ricevono luce e forza...

Per scaricare il testo integrale dell'Omelia clicca qui.

PASQUA: LUCE E GRAZIA
Gli auguri del Vescovo Mons. Alceste Catella

Carissimi diocesani,

il cammino quaresimale è per giungere alla Pasqua. Il culmine della celebrazione pasquale è il “Triduo”, dal Giovedì santo alla Domenica di Risurrezione. Occorre notare che il “Triduo Pasquale” non significa tre giorni di preparazione alla Pasqua, ma equivale alla “Pasqua celebrata in tre giorni”, la Pasqua nella sua totalità, come “passaggio” dalla Passione e Morte e Sepoltura allo splendore della Risurrezione. Pasqua, dunque, come passaggio. Lo è stato per Cristo, lo è per la Chiesa, lo deve essere per ciascuno di noi! Ancora una volta, carissimi, ci è donata chiarezza di luce e di grazia, di speranza, di possibilità di cambiare la nostra storia di uomini che vivono nel recinto della morte; e questa possibilità e ricchezza ci è offerta dalla consapevole partecipazione alla liturgia pasquale che “fa memoria e rende presente” l’evento pasquale. Nessuno ha mai visto Dio: Cristo, il Figlio di Dio che è nel seno del Padre, ce lo ha “raccontato”, ce lo ha “rivelato”… Egli è la luce che risplende nella tenebra, ed ora possiamo davvero dire che è luce vittoriosa perfino sulla tenebra più fitta ed altrimenti impenetrabile: quella della morte. Noi ora parliamo con il Vivente. Egli è qui, ritornato dai morti. Ogni domenica, poi, è Pasqua; è quel “giorno” per l’uomo, quel “giorno” che tutta la creazione attendeva. Ora, ogni uomo può finalmente dire di conoscere davvero il suo destino. Dacché mondo è mondo, l’unica cosa “nuova” –davvero e radicalmente nuova- in cui sperare, di cui illuminarsi, è la Risurrezione del Signore. Risurrezione destinata ad essere non solo sua ma comunicabile ad ogni uomo. Da allora anche noi crediamo ed attendiamo la “risurrezione della carne, la vita eterna”. Dopo la Risurrezione tutto deve “risorgere”, tutto deve cambiare: giudizio, pensieri, propositi, prospettive; per un’economia di vita e non di morte. Uomini liberi e nuovi, appunto. Un’umanità nuova chiamata a vivere nell’amore. Uomini della Risurrezione! Cristiano, infatti, è solo colui che crede e vive della Risurrezione del Signore. Ora è il nostro “corpo di gloria” (la Chiesa, la comunità cristiana che incontra vitalmente il Risorto e si impegna a “risorgere”) che il mondo deve “toccare”, incontrare, sperimentare, perché riesca a credere nella Risurrezione. Sia a tutti di grandissimo conforto la preghiera di Gesù al Padre a favore dei suoi discepoli: “Voglio che tutti quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria” (Giovanni, 17,24).

Lode a gloria a Te, Cristo.
morto e risorto per la nostra salvezza,
per la nostra risurrezione! Alleluia!

Buona Pasqua!

+ Alceste Catella, vescovo

La riflessione di Mons. Vescovo al termine della Via Crucis cittadina

venerdì 10 aprile 2009

Si è svolta questa sera presso la Parrocchia dell'Addolorata la Via Crucis cittadina, presieduta da Mons. Alceste Catella.

Per ascoltare la riflessione di Mons. Alceste Catella, clicca sul tasto play.
Per scaricare il file mp3 con la riflessione di Mons. Alceste Catella clicca qui

A Crea, coi giovani, per prepararsi alla Pasqua

È iniziato nella serata di giovedì 9 aprile (Giovedì Santo) il momento di riflessione e preghiera per i giovani della Diocesi in preparazione della Pasqua; come avviene già da alcuni anni è il complesso del Santuario di Crea ad ospitarli.

Per ascoltare la riflessione di Mons. Alceste Catella, clicca sul tasto play.
Per scaricare il file mp3 con la riflessione di Mons. Alceste Catella clicca qui

Celebrazioni del Giovedì Santo, Cena del Signore
L'omelia di Mons. Vescovo

giovedì 9 aprile 2009

Per ascoltare l'omelia di Mons. Alceste Catella, clicca sul tasto play.

Per scaricare il file mp3 con l'omelia di Mons. Alceste Catella clicca qui
(ringraziamo Giuseppe Camagna per averci reso disponibile il file audio)

Iniziano le celebrazioni del Triduo Pasquale

Hanno avuto inzio questa mattina, in Cattedrale, le celebrazioni del Triduo Pasquale con la S. Messa del Crisma presieduta da Mons. Vescovo alla quale hanno partecipato come tradizione i sacerdoti della Diocesi e i ragazzi che quest'anno riceveranno la Cresima.

Per ascoltare l'omelia di Mons. Alceste Catella, clicca sul tasto play.
Per scaricare il file mp3 con l'omelia di Mons. Alceste Catella clicca qui
(ringraziamo Giuseppe Camagna per averci reso disponibile il file audio)

PASQUA: UN PASSAGGIO - Cristo, luce vittoriosa anche sulla tenebra più fitta

Carissimi diocesani,

il cammino quaresimale ci è donato quale itinerario per giungere alla Pasqua. Il culmine della celebrazione pasquale è il “Triduo”, dal Giovedì santo alla Domenica di Risurrezione. Occorre notare che il “Triduo Pasquale” non significa tre giorni di preparazione alla Pasqua, ma equivale alla “Pasqua celebrata in tre giorni”, la Pasqua nella sua totalità, come “passaggio” dalla Passione e Morte e Sepoltura allo splendore della Risurrezione. Pasqua, dunque, come passaggio. Lo è stato per Cristo, lo è per la Chiesa, lo deve essere per ciascuno di noi! Ancora una volta, carissimi, ci è donata chiarezza di luce e di grazia, di speranza, di possibilità di cambiare la nostra storia di uomini che vivono nel recinto della morte; e questa possibilità e ricchezza ci è offerta dalla consapevole partecipazione alla liturgia pasquale che “fa memoria e rende presente” l’evento pasquale. Nessuno ha mai visto Dio: Cristo, il Figlio di Dio che è nel seno del Padre, ce lo ha “raccontato”, ce lo ha “rivelato”… Egli è la luce che risplende nella tenebra, ed ora possiamo davvero dire che è luce vittoriosa perfino sulla tenebra più fitta ed altrimenti impenetrabile: quella della morte. Noi ora parliamo con il Vivente. Egli è qui, ritornato dai morti. Ogni domenica, poi, è Pasqua; è quel “giorno” per l’uomo, quel “giorno” che tutta la creazione attendeva. Ora, ogni uomo può finalmente dire di conoscere davvero il suo destino. Dacché mondo è mondo, l’unica cosa “nuova” –davvero e radicalmente nuova- in cui sperare, di cui illuminarsi, è la Risurrezione del Signore. Risurrezione destinata ad essere non solo sua ma comunicabile ad ogni uomo. Da allora anche noi crediamo ed attendiamo la “risurrezione della carne, la vita eterna”. Dopo la Risurrezione tutto deve “risorgere”, tutto deve cambiare: giudizio, pensieri, propositi, prospettive; per un’economia di vita e non di morte. Uomini liberi e nuovi, appunto. Un’umanità nuova chiamata a vivere nell’amore. Uomini della Risurrezione! Cristiano, infatti, è solo colui che crede e vive della Risurrezione del Signore. Ora è il nostro “corpo di gloria” (la Chiesa, la comunità cristiana che incontra vitalmente il Risorto e si impegna a “risorgere”) che il mondo deve “toccare”, incontrare, sperimentare, perché riesca a credere nella Risurrezione. Sia a tutti di grandissimo conforto la preghiera di Gesù al Padre a favore dei suoi discepoli: “Voglio che tutti quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria” (Giovanni, 17,24).

Lode a gloria a Te, Cristo.
morto e risorto per la nostra salvezza,
per la nostra risurrezione! Alleluia!

Buona Pasqua!

+ Alceste Catella, vescovo

 
MONS. ALCESTE CATELLA - by Templates para novo blogger - Version 2.0 by pablocanateam