giovedì 22 maggio 2008

Il celebrante principale sarà il Cardinale Severino Poletto, e con lui probabilmente tutti i Vescovi piemontesi.
Certamente il Card. Poletto ha avuto la sua parte nell’indicare al Santo Padre il nominativo del nostro nuovo Vescovo. Prima di tutto il Cardinale è di Casale, e la sua diocesi gli è molto cara. Poi Mons. Mana, Vescovo di Biella, è stato suo parroco ad Orbassano ed è naturale che questi gli ha parlato del suo Vicario Generale. Siamo dunque riconoscenti allo Spirito Santo, al Papa, al Card. Poletto, al Vescovo eletto Mons. Catella e alla Madonna. Anche noi abbiamo pregato molto.
Lo stemma di Mons. Alceste Catella, «Misericordias Domini cantabo» (Canterò le grazie del Signore) è tratto da un Salmo (Ps 89,2).
L’ingresso nella Diocesi di Casale non è ancora stato fissato: noi speriamo che sia la settimana subito dopo l’ordinazione, magari sabato 5 luglio, ma più probabilmente sarà invece alla prima domenica di settembre, il 7, quando i ragazzi tornano dalle vacanze.
L’incontro a Biella è stato molto cordiale.
Quando abbiamo suonato alla porta ci ha aperto il Vescovo di Biella mons. Gabriele Mana. “Ecco i ladri!” - “Eh sì, gli ho ribattuto, sono proprio le stesse parole che nel 1980 avevo sentito dire a Oltreponte dalla Teresa che serviva don Poletto, appena nominato Vescovo di Fossano, quando era arrivata la delegazione di quella cittadina. I ladri prendono solo le cose di valore”.
Con Mons. Gennaro c’era quasi tutto il Collegio dei Consultori, (don Unia, don Mario Acuto, mons. Manci-nelli, don Devasini, don Dalla Costa e don Mussone), il parroco del Duomo don Portalupi, il Direttore de «La Vita Casalese» e tre laici della Segreteria del Consiglio Pastorale (Carlo Baviera, Cesare Chiesa e Anna Maria Figazzolo).
Accolti dal Vescovo mons. Gabriele Mana in Vescovado, questi ha introdotto il Vescovo eletto e ci ha lasciati con lui.
Mons. Alceste Catella ci ha subito messi a nostro agio. Ha salutato ed abbracciato uno per uno. «Il desiderio era proprio di vedervi. Vedo dei volti e questo mi aiuta ad entrare nei vostri cuori».
L’Amministratore Diocesano ha esposto la situazione pastorale della Diocesi. «Quest’anno abbiamo proseguito le attività pastorali sulla traccia impressa da Mons. Zaccheo e desideriamo farle conoscere la Diocesi per tempo, perché da settembre, con il Convegno Pastorale, il ritmo si farà più veloce».
Poi rivolto a me il Vescovo eletto dice: «Ho già letto “La Vita Casalese” e ho visto sul suo sito internet anche il video dell’annuncio della nomina. La vignetta mi è molto piaciuta. Siete proprio bravi!».
A questo punto non ho potuto trattenermi dal dire: «E abbiamo dovuto lavorare con don Gennaro che teneva il segreto senza lasciar scappare nemmeno una parola...
Quando ha saputo della nomina?»
«E’ stato il 5 maggio (lunedì). Ero andato ad Oropa per festeggiare il mio compleanno, quando il Vescovo mi telefona. “Vieni subito che devo parlarti”. Appena arrivato in Vescovado, chiude porta e mi dice: «Devo fare l’Angelo Gabriele» (è il suo nome di battesimo), e poi l’annunzio della nomina”.
«Il Nunzio mi ha detto di non avere paura di venire a Casale, perché è una bella e splendida diocesi, e don Gabriele (il Vescovo) mi ha incoraggiato anche come muovermi, perché in queste cose non sono molto esperto, e credevo proprio che alla mia età non ci sarebbe stato nessun pericolo, anzi, avevo perfino scommesso su chi avrebbero mandato a Casale, ma ho perso la scommessa».
Prosegue mons. Antonio Gennaro: «In questi sei mesi abbiamo fatto del nostro meglio. Mons. Zaccheo aveva programmato molte iniziative e le abbiamo realizzate, con un’agenda zeppa di impegni. Posso affermare che troverà una diocesi abbastanza bene avviata verso il suo futuro».
Poi qualche scambio di battute, con l’Economo diocesano sulle finanze della diocesi e con il Direttore de «La Vita Casalese» sulla diffusione del giornale.
E subito ancora ad informarsi minutamente sulla diocesi. Chiede degli immigrati, della situazione occupazionale, dei poveri, della gioventù, dei laici. Si vede che è già informato di molte cose. Gli rispondono con competenza specialmente i laici del Consiglio Pastorale. Ed esprime il desiderio di vedere i giovani in occasione del raduno ad Oropa per la GMG il 19 e 20 luglio, come li aveva già incontrati con Mons. Zaccheo nel luglio dello scorso anno per la festa degli oratori.
Sta pensando al programma pastorale. Si sente attratto dall’anno paolino, che già il Sinodo dei Vescovi in ottobre utilizzerà incentrando il tema della parola.
Conclude con una rassicurazione: “Ho questa fama di liturgista, ma non abbiate paura, non sono un fanatico...”
E’ ormai mezzogiorno, e concludiamo la visita con un caffé. Ce lo serve mons. Mana, che è stato parroco e sa come si fa. Grazie, mons. Alceste, a presto!
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(d. paolo busto, "La Vita Casalese" di giovedì 22 maggio 2008)
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