giovedì 29 gennaio 2009
Sabato 24 gennaio, alle ore 15 presso l’aula delle adunanze in Seminario, si è svolto il secondo incontro del Consiglio Pastorale diocesano, convocato da mons. Vescovo. Una seduta assai articolata e produttiva, con numerosissimi interventi da parte di molti consiglieri, che si e’ aperta con alcune comunicazioni di mons. Vescovo, che innanzi tutto ha voluto ricordare la figura e l’esempio di San Francesco di Sales, un autentico precursore dei nostri tempi, così attento al suo prossimo e alla necessità di una autentica testimonianza di fede nella concretezza della vita di ogni giorno.
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Ringraziare la Diocesi
Mons. Catella ha poi voluto informare il Consiglio Pastorale – come già in precedenza aveva fatto con il Consiglio Presbiterale – della sua volontà di avviare un percorso che possa portare ad una riorganizzazione della Diocesi, mediante la costituzione di “unità pastorali” fra più parrocchie. “Un cammino – ha spiegato – per ripensare e ristudiare la pastoralità della nostra vita diocesana che ricerchi in modo cordiale l’unità del nostro territorio”. L’obiettivo, ha aggiunto, e’ anche quello di realizzare una missionarietà mediante la quale possano essere raggiunte tutte le persone, anche quelle che non frequentato le nostre chiese; cosiì come va perseguito l’obiettivo della ministerialità “che significa – ha completato mons. Vescovo – corresponsabilità anche dei laici, ove non vi e’ chi elabora e chi esegue, ma tutti che insieme realizzano le opere del Signore”. Sarà un percorso articolato in tappe e momenti di approfondimento e condivisione che scandiranno il prossimo futuro e su cui anche il Consiglio Pastorale diocesano sarà indubbiamente chiamato ad offrire il suo contributo di riflessione e di opinione. La conclusione di questo percorso, potrà essere una grande assemblea diocesana, che veda, proponga e recepisca, così che poi si possa promulgare “ad experimentum” la nuova articolazione diocesana.
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Cittadinanza
L’ordine del giorno della convocazione del CPD, prevedeva poi che il Consiglio formulasse indicazioni concrete ed operative sull’attualissimo tema della “cittadinanza“ già ampiamente dibattuto ed approfondito – nelle sue linee generali - nel corso della precedente sessione del 6 dicembre scorso.
La traccia all’uopo fornita ai consiglieri da parte della Segreteria del CPD, ha costituito la base della discussione ed e’ stata condivisa pressoché da tutti gli intervenuti, fornendo perciò la linea guida per le conclusioni a cui il consesso e’ giunto e che sono state consegnate al Vescovo.
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Eccone, dunque, una breve sintesi.
Il documento predisposto dalla Segreteria - e steso concretamente da Mirella Mercadante - inizia ponendosi l’interrogativo di come essere autentici testimoni della fede, e nel contempo buoni cittadini, come educare alla legalità, all’accoglienza, all’impegno sociale.
Il lavoro preparatorio del 9 dicembre scorso, con interventi pervasi da grande passione civile e cristiana, ha cercato di rispondere a questi quesiti: l’obiettivo e’ ora di tradurre nel concreto lacune delle proposte e dei suggerimenti scaturiti dal dibattito.
Ma – propedeutico a ciò – occorre fare alcune indispensabili premesse, accolte anche esse dal Consiglio.
Va ben chiarito che, su indicazione del Vescovo, il tema dell’anno dedicato alla Parola è la “cittadinanza” : essa è trasversale a tutto l’impegno pastorale e deve riguardare e coinvolgere tutti gli uffici diocesani, le comunità e i gruppi.
Inoltre, è necessario che le conseguenti disposizioni sul tema emanate da Mons. Vescovo vengano recepite dalle Aree pastorali e arrivino a coinvolgere anche le Vicarie e le Parrocchie.
Ma come attuare, ricercare e realizzare una forma cristiana di cittadinanza, anche alla luce dei risultati del Convegno Ecclesiale Nazionale di Verona?
Tra le indicazioni, va da subito posta in evidenza la necessità del costante aggiornamento che può avvenire attraverso la lettura e la diffusione di “Vita Casalese”, dei quotidiani cattolici (in primis Avvenire) con la rilettura dell’opuscolo diocesano redatto in occasione del Giubileo “Nuovi stili di vita”, ecc.
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Diocesi in rete
Se l’aggiornamento e’ necessario, altrettanto lo è l’informazione, la creazione di canali privilegiati di comunicazioni, che mettano “in rete” la Diocesi : tutti debbono essere velocemente aggiornati ed informati, a tutti debbono giungere le indicazioni, i documenti, le segnalazioni degli appuntanti e delle iniziative diocesane. Per questo si sta organizzando uno specifico gruppo di lavoro, a livello di Centro Pastorale.
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Formazione
Per dare concreti contenuti al tema della cittadinanza (nella sua più ampia accezione rivolta al bene comune, alla carita’, all’impegno politico), quindi, occorre creare un “laboratorio della cittadinanza” , ove vengano coniugate le esigenze della formazione e del confronto con la realtà che ci circonda.
Ecco allora l’idea dello “Studium” – un centro permanente di formazione per i giovani e non solo, a livelli diversi di approfondimento, per promuovere la formazione di cristiani adulti e maturi. Prezioso, in questo ambito, l’esperienza del MEIC.
Accanto allo Studium (strumento permanente di formazione, di studio della Parola, di contenitore per riflessioni ed approfondimenti culturali che consenta anche di uscire dalla separatezza dei saperi religiosi, delle dispersioni e per offrire invece una formazione più completa e meno settoriale), occorre proporre alla realtà cittadina e del territorio momenti di confronto sui problemi dell’educazione, del lavoro, della salute, dell’ambiente, dell’immigrazione.
Si delineano così i contenuti e le forme di un ”patto per la cittadinanza” in grado di sollecitare l’intervento ed il confronto con gli amministratori pubblici, gli imprenditori, i sindacati, e con tutte le realtà socio economiche e sociali presenti in Diocesi, affinché tutti possano concorrere in modo attivo e responsabile, partecipando alla costruzione di una società migliore.
Un impegno davvero rilevante, che non può essere disgiunto da momenti di spiritualità, che saranno resi disponibili in particolare per gli operatori pastorali.
Una giornata davvero utile e rilevante, quella di sabato, per la Chiesa casalese, alla vigilia della memoria liturgica della Conversione di San Paolo. Un segno, per la Diocesi che “prende il largo” nel segno dell’unità verso mete importanti.
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(Cesare Chiesa - © "La Vita Casalese")
Leggi e scarica il "foglio di lavoro" preparato per il Consiglio Pastorale Diocesano del 24 gennaio 2009
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